Fenomeno Balotelli tra goal e cartellini gialli
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Fenomeno Balotelli tra goal e cartellini gialli

Segna al Maracanà, regala la vittoria con il Messico e si prende i rimproveri di Prandelli per l'ennesima ammonizione. Una tranquilla notte da SuperMario...

E' stata un'ordinaria notte da Mario Balotelli, devastante e decisivo con le sue giocate, ingenuo al limite dell'autolesionismo con i suoi comportamenti. Un Balotelli a due facce che si è guadagnato applausi e tirata d'orecchie da parte di Prandelli. Dopo il debutto del Maracanà in Confederations Cup abbiamo due certezze: il centravanti del Milan è un vero top player capace di reggere da solo il reparto (e questo conforta il ct nella scelta del modulo con una sola punta), ma allo stesso tempo il suo temperamento e la leggerezza con cui continua a prendere cartellini gialli rischiano di diventare un problema per la nazionale.

PRESTAZIONE MONSTRE - Meno male che l'Italia senza tridente doveva essere un problema per Prandelli. Nulla di tutto questo quando davanti c'è uno come Balotelli. Gol a parte (e la rete del successo è comunque un gioiello per preparazione con il corpo, difesa dello spazio e asutzia nel bruciare difensore e portiere), la partita di SuperMario è da incorniciare per continuità e presenza.

I numeri non mentono: 7 volte Balotelli ha tirato verso la porta del Messico in 85 minuti e ben 4 volte l'ha centrata. Ha toccato moltissimi palloni e si è messo anche a disposizione della squadra per farla salire: ha giocato di sponda (20 passi riusciti con una media del 66%). E' stato curato con le cattive ma non ha reagito: 2 falli fatti e 5 subiti. Al di là di ogni considerazione sulla necessità di recuperare El Shaarawy alla causa azzurra, è evidente che la scelta di Prandelli di costruirgli intorno la nazionale è destinata a pagare. 

I NUMERI CON LA NAZIONALE - Del resto lo dimostra la carriera ancora giovane ma già intensa di SuperMario con la maglia azzurra. Contro il Messico è stata la 23° presenza ed è arrivato il gol numero 9. La particolarità è che si tratta di reti spesso decisive e fatte in partite pesanti. Per intenderci, il rossonero ne ha messi a segno 3 nell'Europeo 2012, 3 nelle qualificazioni mondiali e uno in questa Confederations. Amichevoli? Non interessano più di tanto: solo 2 gol.

Gigi Riva resta ancora lontanissimo con il suo record di 35 marcature e soprattutto la media spaziale di 0,8 reti per gara disputata con l'Italia. Però l'età è dalla parte di Balotelli che mira a diventare il cannoniere azzurro di tutti i tempi ed è stato investito dallo stesso Riva come erede naturale.

AMMONIZIONI, VIZIO E PROBLEMA - C'è poi l'altro lato della medaglia ed è quello che ha fatto arrabbiare Prandelli. Anche contro il Messico Balotelli ha preso un cartellino giallo assolutamente evitabile per essersi tolto la maglia dopo aver realizzato il gol della vittoria. Il ct non l'ha presa benissimo tanto da dirglielo direttamente all'uscita dal campo per poi ribadire il concetto davanti alle telecamere: "E' stato bravo, ma ora basta togliersi la maglia e mostrare i muscoli. Le ammonizioni contano....".

La risposta di Balotelli è stata puerile ("Non conoscevo il regolamento. Non lo farò più") ma il ct si aspetta fatti oltre alle parole e già nel post-Repubblica Ceca, dopo l'espulsione con esplosione nervosa lungo il tunnel degli spogliatoi, aveva spiegato di aspettarsi da Mario un comportamento diverso. Le ammonizioni rischiano di essere un problema in tornei corti come Confederations e Mondiale. Guai a prenderne di inutili.

In questa stagione, da quando è arrivato al Milan, Balotelli ne ha fatto una collezione: 7 in 13 presenze in rossonero e 3 in 4 partite con l'Italia. Ha scontato due giornate di squalifica con il Milan dopo la trasferta di Firenze (una per somma di gialli) e salterà minimo una gara a settembre nella settimana decisiva delle qualificazioni al Mondiale 2014. Ce n'è abbastanza per essere preoccupati in vista della spedizione della prossima estate.

La consolazione è che finora Balotelli si era comportato meglio in azzurro che con il suo club: 8 cartellini in 23 presenze. Ad Euro 2012, ad esempio, aveva rimediato un giallo nel debutto contro la Spagna e poi nulla fino alla semifinale contro la Germania con maglia tolta e muscoli mostrati al mondo. Lì, però, la sua esultanza era stata comprensibile considerando la grandezza della sua prestazione e l'importanza della partita.

Contro la Repubblica Ceca ha preso una doppia ammonizione da frustrazione in meno di cinque minuti e la reazione successiva è stata censurabile oltre che a rischio stangata. Prandelli ha accettato le scuse ma ora vuole i fatti. In pratica da inizio marzo a oggi Balotelli è uscito dal campo senza sanzioni disciplinari solo 3 volte in 12 partite giocate. Il primo giallo (a gara finita) nel derby contro l'Inter (27° giornata) del 2 marzo per il gestaccio ai tifosi nerazzurri, poi le ammonizioni contro Genoa (28°), Chievo (30°) e Fiorentina (31°). Squalifica appesantita dalle frasi contro i direttori di gara: 3 giornate poi ridotte a 2.

Al rientro in campo subito altri gialli contro Catania (34°) e Torino (35°), niente a Pescara, ammonito contro la Roma (37°) e pulito a Siena nell'ultima di campionato. Escalation che non può non essere tenuta in considerazione visto che sempre più avversari giocano ormai sui nervi fragili del campione.

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