Arriva il Salary Cap, ecco come cambia la serie B
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Arriva il Salary Cap, ecco come cambia la serie B

Dal prossimo anno il tetto massimo degli ingaggi sarà di 300 mila euro lordi, chi spende di più contribuirà ad un "tesoretto" dedicato ai vivai

Per la prima volta nella storia del calcio italiano ecco il Salary Cap, il tetto salariale che sarà applicato sui contratti della serie cadetta a partire dalla stagione 2013/2014. Dal prossimo anno le società potranno così pagare ai tesserati un massimo di 300 mila euro all'anno di ingaggio. Se questa cifra dovesse essere superata le società subiranno una sanzione con la sottrazione della mutualità spettante calcolata in maniera equa rispetto alla porzione sforata. Le cifre in eccesso andranno quindi a finire in un fondo destinato per metà alle società che non hanno sforato il tetto salariale e l'altra metà come premio ai primi otto club del campionato Primavera (150 mila euro), Allievi nazionali (75 mila euro) e Giovanissimi nazionali (50 mila euro). Si calcola che il Salary Cap farà risparmiare alle società di serie B circa il 25% di euro di ingaggi.

Il cambiamento, votato all'unanimità, riguarda anche la riduzione delle rose. Dalla prossima stagione ogni squadra potrà tesserare un massimo di 22 giocatori che dovranno avere 18 over 23, 2 under 23 e 2 giocatori "bandiera". Dal 2014-2015 le rose avranno invece un tetto massimo di 20 giocatori con 18 over o under 21 e 2 giocatori "bandiera". Il prossimo passo per la serie B sarà quello di cambiare la formula del campionato: più posti riservati a playoff e playout, le squadre potrebbero passare da 20 a 22 e si studia una formula simile ai campionati sudamericani con un torneo di Apertura e uno di Clausura.

Arriva così anche in Italia il Salary Cap, la somma massima che una squadra può spendere in salari, una realtà che tanti campionati professionistici nel mondo vive da tempo.In Nord America nelle leghe di football, hockey e basket ma anche nel Regno Unito, il wage cap che coinvolge i campionati di rugby. "Queste nuove regole ci consentiranno di fare ulteriori passi avanti nella direzione della tutela del patrimonio finanziario delle nostre società. Ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, ma purtroppo non riusciamo mai a riunirci ad un tavolo e a parlarne con le altre leghe per discuterne. Mi auguro di riuscirci al più presto, ad esempio al prossimo consiglio federale del 5 aprile" ha spiegato il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi.

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Matteo Politanò