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Anche le figurine Panini: l'ultimo tarocco del nostro calcio

Sequestrate a Modena dalla GdF pr un valore di 2,7 milioni di euro. I danni per i club italiani

Ecco un esempio pratico di perché il ‘modello tedesco’ di calcio è lontano mille anni luce dall’Italia. Marketing? Questo sconosciuto e non sempre per colpa delle società. Basta guardare le immagini girate dalla Guardia di Finanza di Modena che ha sequestrato, dopo lunga indagine, 5,7 milioni di figurine Panini perfettamente contraffatte.

La Gdf ha messo le mani anche su 3 milioni di bustine e 3.000 scatole perfettamente riprodotte fin nella storica foto della rovesciata che da sempre contraddistingue il marchio Panini nelle edicole e cartolerie italiane.

Hanno cercato di taroccare anche i nostri sogni di bambini, il gioco preferito di milioni di noi negli anni Settanta e Ottanta e una delle poche tradizioni che è stata capace di non perdersi. Anche oggi il mercato delle figurine è un business e solo pochi mesi fa la Panini è stata costretta a una dura trattativa con la Lega Calcio per il rinnovo della convenzione sui diritti di immagine.

I finanzieri hanno scoperto un’organizzazione che aveva clonato perfettamente confezioni, bustine e figu e le rivendeva a prezzo minore a chi poi le distribuiva agli ignari acquirenti. La filiera perfetta del tarocco, insomma. La merce sequestrata aveva un valore di 2,7 milioni di euro.  I responsabili sono stati denunciati per contraffazione e distribuzione in commercio di materiale con segni falsi. Rischi? A naso diremmo non molto. Serve una legge più penalizzante per chi approfitta della passione, tarocca i sogni e – se permettete – crea un danno anche al calcio e al suo sistema economico. Per una volta presidenti e società sono vittime e non responsabili.

Questo il commento della Panini:

“Siamo molto grati alla Procura di Modena e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena per il brillante risultato dell’Operazione Cromos, che ha smantellato un importante traffico di figurine false della collezione Calciatori 2012-2013”, ha dichiarato Aldo Sallustro, amministratore delegato della Panini.  “La nostra gratitudine va, in particolare, al procuratore aggiunto dott.ssa Lucia Musti, che ha coordinato le indagini, al tenente colonnello Carlo Tomassini, comandante del locale Nucleo di Polizia Tributaria, e ai suoi uomini. Già tre anni fa, un analogo traffico di figurine false – seppur di dimensioni più limitate – era stato sventato a Latina sempre dalla Guardia di Finanza. Queste attività a tutela dei marchi e della proprietà industriale non solo difendono le iniziative imprenditoriali, ma garantiscono ai consumatori di poter acquistare prodotti originali e di altissima qualità. Alla nostra gratitudine, dunque, si unisce certamente anche quella degli oltre due milioni di nostri collezionisti in tutta Italia”.
 
“Questa importante operazione della Guardia di Finanza di Modena ha fortunatamente bloccato l’arrivo sul mercato di milioni di figurine false della collezione Calciatori 2012-2013, attualmente in vendita, ed ha anche smantellato l’intera filiera produttiva del prodotto contraffatto”, ha sottolineato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “E’ un risultato davvero straordinario, che permette ai nostri collezionisti, tra cui moltissimi bambini appassionati di calcio, di poter continuare tranquillamente la loro raccolta sul Campionato italiano, nel rispetto che l’Azienda ha nei loro confronti cercando di offrire sempre la massima qualità nei propri prodotti. Il successo di questa indagine, inoltre, ci consentirà di proseguire il nostro lavoro con serenità, anche in vista dei prossimi appuntamenti del 2014, come la nuova raccolta Calciatori e la collezione di figurine sui Mondiali FIFA che si svolgeranno in Brasile”.

Guardia di Finanza di Modena

Ogni particolare delle figurine contraffatte richiamava quelle originali

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