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ANSA/ALESSANDRO GAROFALO
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Ancelotti, rischio esonero dal Napoli. L'idea di sostituirlo con Gattuso

La crisi dei partenopei è profonda, la spaccatura nello spogliatoio totale. L'ex Milan è fermo e sarebbe il profilo giusto

La crisi del Napoli, che mai dal 2009 aveva raccolto così pochi punti nelle prime 14 giornate (20) e mai era parsa così lontana dai giochi che contano in campionato, rischia di costare la panchina a Carlo Ancelotti. Il tempo del grande innamoramento tra il tecnico di Reggiolo e De Laurentiis è finito da un pezzo, la novità è che anche dentro lo spogliatoio l'aria che si respira è di sfiducia nei suoi confronti.

La scelta di andare tutti in ritiro dopo il ko casalingo contro il Bologna ha provocato una nuova spaccatura e un malessere diffuso tra i calciatori, gli stessi che lo scorso 5 novembre si sono ammutinati davanti alla decisione della società di ritrovarsi per qualche giorno aprendo di fatto la crisi napoletana.

Ancelotti allora si era unito al coro della sua squadra. Oggi, invece, si è assunto la responsabilità di decidere autonomamente il provvedimento dopo aver detto davanti alle telecamere che i suoi giocatori non stanno dando tutto in campo e che le responsabilità della crisi sono da suddividere.

Il contratto (ricchissimo) di Ancelotti

La situazione è resa esplosiva dal contratto che lega Ancelotti al Napoli fino al 2021 per la cifra di 6 milioni di euro netti. Soldi che De Laurentiis pensava di aver investito su un condottiero in grado di far fare un ulteriore salto di qualità a squadra e società e che, invece, ora appaiono una montagna troppo alta da scalare.

Il Napoli non può permettersi di licenziarlo pagando un altro allenatore di prima fascia e Ancelotti ha chiarito in più occasioni che non ha nessuna intenzione di dimettersi. Dunque? Ecco perché ufficialmente la fiducia viene ribadita anche se le partite prima della sosta di Natale sono indicate come decisive per capire come muoversi. De Laurentiis è in silenzio (tweet esclusi) ma sta lavorando per cercare una rotta su cui mettere la società che è impegnata nel contenzioso con i calciatori per le multe comminate dopo l'ammutinamento e contestate dai diretti interessati.

L'ipotesi Gattuso a Napoli

Il problema è la sensazione di scollamento definitivo tra Ancelotti e il suo gruppo. Le parole del tecnico dopo il Bologna sono state molto pesanti perché hanno tolto il velo su una situazione di cui si vociferava ma che, ufficialmente, veniva smentita. L'insoddisfazione tra allenatore e squadra è reciproca e in questi casi l'unica soluzione possibile è l'esonero non potendosi cambiare in corsa una rosa.

Gennaro Gattuso è senza panchina dallo scorso mese di giugno quando ha portato il Milan a un punto dalla qualificazione alla Champions League, lavorando in una situazione emergenziale e con un risultato che è stato rivalutato dalla prima parte di questo campionato rossonero. Ha un profilo economico adeguato, nel senso che non ha uno stipendio da top, ma anche da punto di vista tattico e caratteriale potrebbe essere l'uomo giusto.

Il suo 4-3-3 sembra sposarsi con le esigenze del Napoli, infarcito di esterni. Il pugno duro e le regole che sa dare allo spogliatoio, l'intensità in allenamento e in gara e l'immagine di uomo tutto d'un pezzo dovrebbero essere sufficienti a rimettere in riga quello che si può salvare. Resta un tema: Gattuso traghettatore o tecnico da cui ripartire in estate, quando ADL procederà ad aprire un nuovo ciclo? E' la scelta che sotto il Vesuvio si trovano a fare con mesi d'anticipo rispetto al previsto e con l'urgenza di non buttare a mare una stagione in cui il ritorno nella zona Champions League è obbligatorio per motivi sportivi ed economici.


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Giovanni Capuano