Tennis: Us Open al rush finale. Il pronostico di Jacopo Lo Monaco
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Tennis: Us Open al rush finale. Il pronostico di Jacopo Lo Monaco

Facciamo il punto con la voce di Eurosport sui risultati, le sorprese e i favoriti dell'ultimo slam della stagione, entrato nel vivo

Dopo le battaglie, il caldo torrido e gli infortuni sul cemento di Flushing Meadows i 'gladiatori' sopravvisuti alla prima settimana di Us Open sono ora attesi al momento clou dell'ultimo slam della stagione; quello in cui si sta per delineare il quadro completo delle semifinali - duello Djokovic-Monfils già deciso per la prima; Murray-Nishikori e Del Potro-Wavrinka si sfideranno nella notte per definire la seconda - e in cui anche i big dovranno giocare definitivamente a carte scoperte. In particolare Novak Djokovic il quale, causa infortuni degli avversari, ha vinto per ritiro ben tre dei cinque match giocati.

Il pronostico lo chiediamo a Jacopo Lo Monaco che sta raccontando in diretta il torneo dalla cabina di commento di Eurosport.

Jacopo, la sorpresa più grande finora? L’eliminazione di Nadal?

“Direi di sì visto che stava giocando bene, come non gli capitava da parecchio tempo. Il problema è che ora Rafa perde partite che un paio di anni fa non avrebbe mai perso”.

In che senso?

"Contro Pouille (il francese ha eliminato Nadal 6-1, 2-6, 6-4, 3-6, 7-6 (6), nda) era sopra di un break nel quinto set e si è fatto portare al tie-break, dove era sotto 6-3 ma dopo aver pareggiato ha sbagliato un dritto da metà campo decisivo. È evidente che ci sia qualcosa nel suo gioco che non fa più così male”.

Ad esempio?

“Il dritto di Nadal non è più incisivo come un tempo. Inoltre in passato quando lo scambio si allungava era quasi impossibile fargli punto. Adesso capita che sbagli, oppure che subito dopo uno scambio ‘tirato’ regali un 15 al suo avversario”.

Per quanto riguarda gli altri big del tabellone maschile, tutto come previsto?

“Diciamo che sarà difficile non vedere la terza finale stagionale negli Slam tra Djokovic e Murray. Lascio aperta una porta per Monfils contro Nole, che qualche passaggio a vuoto lo ha avuto, anche se molto dipenderà dalla tenuta fisica del francese. Di certo Djoko sarà molto più fresco avendo vinto con tre ritiri su cinque match giocati..”.

Il favorito?

“Per i bookmakers dopo qualche ‘tentennamento’ iniziale Djokovic è tornato a essere il favorito, e lo è anche per me in un’eventuale finale. Se però gli scommettitori dovessero sottostimare le possibilità di vittoria di Murray allora un euro sullo scozzese lo scommetterei…”.

Ti ha sorpreso il ritorno ad altissimi livelli di Del Potro?

“Il ritorno vero è stato Rio ma qui a New York sta dando la conferma definitiva: ha battuto gente meno forte di lui e ha battuto Thiem e Ferrer, non proprio gli ultimi arrivati. Molto è dipeso dal suo recupero fisico, ma credo che in Brasile la vittoria contro Djokovic gli abbia dato la conferma di poter tornare tra i grandi”.

E gli italiani?

“Lorenzi è stato fantastico e secondo me, come ha detto Murray, dopo Kitzbuel gli è scattato qualcosa dentro. Per i prossimi 12 mesi dovrebbe fare un investimento su stesso, e provarci..”.

Cosa intendi?

“Paolo è a un passo dall’essere testa di serie e quindi deve provare il tutto e per tutto. Lasci perdere i Challenge e vediamo cosa succede. Uno che batte Simon al quinto e se la gioca alla pari con Murray merita di darsi questa chance”.

Gli altri italiani…

“…potevano fare di più. Soprattutto Fognini, eliminato da un Ferrer che non è di certo il giocatore di 8 anni fa. Il problema di Fabio è stato aver faticato così tanto nel turno precedente contro Gabashvili: non ci si può complicare così la vita contro avversari più deboli!”. 

E per quanto riguarda Seppi?

“Lui in questo momento ha problemi fisici evidenti e ha fatto quello che poteva con Nadal. Giannessi invece è stato bravo a vincere, a sorpresa, contro Kudla e giocarsela poi nel secondo turno con Wavrinka”.

Che voto daresti a Roberta Vinci, finalista lo scorso anno ed eliminata nei quarti dalla Kerber? 

“La Vinci ha fatto tutto quello che poteva, forse tranne vincere il primo set con la Kerber, ma non era a posto fisicamente per vincere quella partita”.

Ora si parla di un suo possibile ritiro…

“Finché ha il gioco per raggiungere la seconda settimana di uno Slam, perché smettere?”.

Ti ha deluso la Giorgi, eliminata al primo turno? 

“Camila è cresciuta pensando che il tennis fosse o bianco o nero, e lei ha scelto il nero: il gioco e il punto lo deve decidere lei. Adesso è difficile che possa cambiare il suo punto di vista, soprattutto se continua ad avere al suo fianco la stessa guida tecnica (il padre, nda). Forse a 25 anni avrebbe bisogno di cambiare…”. 

Tra le donne Serena sembra tornata un bulldozer…

“Penso che tenga particolarmente al record di settimane come numero 1, traguardo che raggiungerà solo vincendo il torneo. Per questo si è presentata a questi Open in forma perfetta, in palla già dai primi turni..”. 

È lei la favorita per la vittoria nel femminile?

“Se sarà finale tra lei e Kerber sarà anche la bella dopo Merlbourne e Wimbledon, con il primo posto in palio. In questo caso sì, Serena è favorita. Ma non do per scontato il match Kerber-Wozniaki, con quest’ultima ritrovata un po’ a sorpresa dopo mesi in cui sembrava essere sparita”. 

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Teobaldo Semoli