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Rugby: l'Italia batte il Canada, ma pure il ct Brunel salva solo il risultato

Gli azzurri si impongono per 23-18 al termine di un match pieno di errori. Contro l'Irlanda servirà tutto un altro gioco

E' soprattutto sofferenza, il rugby. Ma quella richiesta all'Italia all'Elland Road di Leeds per superare il Canada è davvero troppa: un 23-18 che racconta di un match equilibrato, ma più per il demerito degli azzurri che per l'effettivo valore degli avversari.

Un match... di errori
Pur con la giustificazione delle assenze di Parisse e Masi, l'Italia offe infatti una prestazione infarcita di errori (ben 31 placcaggi sbagliati) e che lascia il 58% di vantaggio territoriale dei canadesi (oltre al 59% di possesso palla), anche e soprattutto per una confusione di fondo nella trequarti.

Falle che si vedono sin da subito, favorendo l'iniziale 10-0 del team dell'acero (inclusa una spettacolare meta a tutto campo di Van Der Merwe), dopo il quale arriva per fortuna la reazione d'orgoglio dei nostri: una meta di Michele Rizzo e due calci di Tommaso Allan ribaltano infatti il punteggio (13-10) prima dell'intervallo. Ma è solo un attimo di supremazia, perché al rientro in campo nel giro di un minuto l'Italia rischia il tracollo: subito meta di Evans per i canadesi (13-15), che per fortuna si vedono però poi annullare l'immediata replica di Mackenzie per un "avanti" rivelato solo dal Tmo. 

Orgoglio, ma solo quello
Sfiorato il ko, gli azzurri tornano in partita anche grazie a un ottimo Mauro Bergamasco, che arriva così al suo quarto mondiale giocato: prima ci sono la meta di Gonzalo Garcia e la trasformazione di Allan per il definitivo sorpasso (20-15), quindi - dopo che i canadesi avevano di nuovo accorciato con un calcio tra i pali - arriva all'81° il calcio di punizione sempre di Allan a fissare il risultato. Che rimane l'unica cosa buona anche per il ct Jacques Brunel: "Sono invecchiato cinque anni in ottanta minuti", le parole a fine match dell'allenatore dell'Italia. "Non dobbiamo nasconderci: con l'Irlanda non possiamo permetterci una prestazione di questo tipo, rischieremmo una pesante sconfitta". 

Quindi l'inevitabile elogio degli avversari: "Il Canada ha impostato bene la partita, giocando particolarmente bene al largo. Noi non abbiamo avuto molte palle di qualità e questo ha permesso loro di avere spesso il controllo del gioco. Sapevamo che avrebbero difeso da rimessa laterale come effettivamente hanno fatto, senza contest: è difficile giocare in questo modo". Ed è anche certo - proprio come sottolineato dal suo allenatore - che contro l'Irlanda (domenica 4 0ttobre, ore 18.45, diretta Sky Sport) l'Italia dovrà giocare in tutto un altro modo, ovvero molto meglio.

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Redazione