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YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images
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Rio 2016: saranno le prime Olimpiadi low cost?

Il Brasile è sempre in crisi economica e il Comitato organizzatore ipotizza tagli di ogni tipo: dalla carta all'aria condizionata, passando per le Tv

A 200 giorni dalla cerimonia di apertura (in programma il prossimo 5 agosto) delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, il Brasile non sembra ancora riuscire a riemergere dalla profonda crisi politica ed economica in cui è precipitato: la presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, è a rischio di "impeachment", il colosso statale del petrolio, Petrobras, è stato travolto da un clamoroso scandalo di mazzette e il Paese sudamericano continua a navigare nella recessione.

Più a rischio tennis ed equitazione
Una situazione assai critica, che si riflette inevitabilmente anche sull'organizzazione dei Giochi: si va dai cantieri paralizzati alla mancanza di volontari, fino al taglio generalizzato dei costi. Quanto alle opere ancora bloccate, il problema maggiore riguarda la fine dei lavori del Centro di tennis e la ristrutturazione del Centro ippico. La settimana scorsa, in particolare, il Comune ha rescisso il contratto con il consorzio responsabile della costruzione dell'impianto destinato a ospitare le sfide tennistiche proprio a causa dei ritardi di consegna, scatenando tra l'altro anche le proteste degli operai licenziati e l'incendio per protesta di un capannone adibito alle ispezioni.

Atleti a Rio solo con i voli "low cost"?
Il Comitato Rio 2016, intanto, continua a scervellarsi su come riuscire a contenere nei limiti stabiliti il budget a disposizione, pari a 7,4 miliardi di reais (ovvero 2,1 miliardi di euro). Alcuni settori hanno subito tagli del 30%, ma la tendenza è di ridurre i costi in media del 10%, con svariate ipotesi di risparmio: i giornalisti accreditati, ad esempio, potrebbero non ricevere più la copia cartacea dei risultati delle gare, mentre si sta pensando di far viaggiare i circa 10.500 atleti con voli infrasettimanali, perché decisamente più economici.

Sì all'aria condizionata, no alle Tv
A conforto degli stessi atleti, dei tecnici e degli accompagnatori c'è invece il fatto che pare definitivamente accantonata l'idea di togliere l'aria condizionata nel Villaggio olimpico, anche se si è deciso di risparmiare sugli apparecchi televisivi, che non saranno presenti in ogni stanza come invece previsto all'inizio. Cancellata anche l'installazione di una tribuna fluttuante da 4 mila posti per le competizioni di canottaggio nella Lago a Rodrigo de Freitas, mentre emergono ostacoli anche sulle voci gratuite dell'organizzazione: dei 12 mila volontari necessari, ne sono stati infatti selezionati al momento solo 3 mila.

(da fonte Ansa)

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Redazione