Altri due piloti morti ma il rally non c'entra
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Altri due piloti morti ma il rally non c'entra

L'incidente lungo il percorso di una gara in salita è colpa della guida spericolata, non del rally

Non c’era nessun rally in programma. I ragazzi stavano viaggiando con la loro vettura da corsa su una strada aperta al traffico”.

Luca Bartolini, addetto stampa della CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) vuole mettere subito le cose in chiaro. Le norme di sicurezza dei circuiti rallistici italiani non hanno nulla a che vedere con quanto accaduto ieri sera in provincia di Frosinone. Nessun test era previsto sulle strade di Santopadre dove Francesco Cascone e Vittorio Canestraro sono morti nella loro auto da rally dopo un volo di 20 metri. Sulle stesse strade domenica avrebbero dovuto partecipare ad una gara di autoslalom, una corsa ad ostacoli che con il rally ha poco a che fare. La dinamica dell’incidente dei due ragazzi, di 27 e 23 anni, aveva fatto pensare ad una nuovo allarme sicurezza nel mondo del rally recentemente sconvolto dalla tragedia del pilota e della navigatrice morti carbonizzati nella loro auto durante la gara di Lucca. E invece si tratta dell’ennesima tragedia stradale.

Sembra che i ragazzi non avessero né il casco né la cintura” aggiunge Bartolini ”oltretutto il fatto che fossero in due conferma che non poteva trattarsi di un test per la gara di domenica dato che l’autoslalom non prevede la presenza del navigatore”.

Quindi nessun allarme sicurezza per il mondo del rally?

Dopo quanto successo a Lucca in questo momento il rally è sotto la lente di ingrandimento ed normale che sia così. Però consideriamo che durante le gare con le cinture, il rollbar e il casco è difficile che succeda qualcosa”.

Allora che cosa stavano facendo i due ragazzi su quelle strade?

Probabilmente stavano viaggiando nelle zone vicine al campo di gara di domenica e sono finiti in un burrone. Le agenzie oltretutto riportano la gara del 12 agosto come un rally ma in realtà è uno slalom”.

Che cos’è l’Autoslalom?

E’ una gara che si svolge a bassa velocità aggirando degli ostacoli, una specie di gincana”.

Può essere che i ragazzi si stessero allenando per la gara di domenica?

Avrebbe avuto poco senso perché sarebbe stato come provare una pista da sci senza porte. E comunque tutti i test per le gare sono programmati dalla Federazione e sono soggetti a severe norme di sicurezza come ad esempio la presenza di un’autoambulanza e di un carroattrezzi. Niente di tutto questo era previsto ieri sera sulle strade di Santopadre”.

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Teobaldo Semoli