Italia Thunder: quando la boxe è passione
Italia Thunder Boxing Team
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Italia Thunder: quando la boxe è passione

Intervista a Raffaele Bergamasco e Vincenzo Mangiacapre, allenatore e capitano del team che disputa le World Series del pugilato dilettanti

La Champions League della boxe dilettanti: queste è di fatto la WSB World Series of Boxing, manifestazione giunta quest'anno alla sua quinta edizione. Un torneo per atleti non professionisti appartenenti al circuito AIBA, con una formula azzeccata: in ogni sfida tra squadre di diverse nazioni, si incontrano pugili di diverse categorie di peso per 5 match da 5 round di 3 minuti l'uno.

Dopo le prime edizioni che hanno visto nell'Italia Thunder Boxing Team campioni come Clemente Russo, Roberto Cammarelle e Domenico Valentino, allenati da Francesco Damiani, la squadra azzurra vede impegnati nel 2015 diversi giovani talenti che seguono le orme del più esperto capitano Vincenzo Mangiacapre (categoria 64 kg). Proprio con lui, e con l'head coach Raffaele Bergamasco, parliamo della stagione dell'Italia Thunder Boxing Team alla vigilia della sfida di Milano contro l'Azerbaigian.

Come sta andando la competizione?
Bergamasco: "Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, sono tutti giovanissimi e hanno poca esperienza, ma si impegnano e stanno disputando un ottimo torneo. Il gruppo si è amalgamato gradualmente e ora i ragazzi sono molto uniti, oltre a dimostrare tenacia e competitività".
Mangiacapre: "Queste World Series of Boxing non sono per me iniziate nel migliore dei modi, ma mi sono rialzato e ora sto contribuendo alla classifica della squadra. Sono però una persona realista: siamo una squadra di talento, ma ancora troppo inesperta per puntare in alto. Tuttavia qualche soddisfazione possiamo sempre togliercela".

La boxe, almeno in Italia, non ha più il successo di un tempo. Voi, da dilettanti, siete dei testimonial di una passione però ancora viva...
Bergamasco: "Sono nato in una famiglia di pugili e la boxe, secondo l'insegnamento di mio padre, è sempre stata una lezione di vita sia dal punto di vista sportivo che umano. Questo sport mi ha dato tanto ed è questa la molla che mi spinge a cercare di trasmettere la passione ai giovani atleti: in questo senso, il ruolo di allenatore dell'Italia Thunder Boxing Team è perfetto, mi dà i migliori stimoli".
Mangiacapre: "Ho scelto il pugilato perché amo lottare per guadagnarmi le mie soddisfazioni, nello sport come nella vita. Ma la boxe, oltre a rispettare l’avversario, insegna anche a essere umili acquisendo al contempo dignità. Vincere dà poi una grande soddisfazione, soprattutto dopo un duro allenamento. Ora penso ad affermarmi con questa squadra, poi si vedrà: si dice che chi semina raccoglie, e io sono ancora all'inizio del coltivare l'orto... ".

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Emanuele Fignon