Allarme-Real: il peggior Mourinho di sempre
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Allarme-Real: il peggior Mourinho di sempre

Solo 4 punti in 4 giornate, la tristezza di Ronaldo e i rapporti tesi con la squadra. Tra accuse e veleni lo Special One ricorda quello poi esonerato dal Chelsea nel 2007

Il peggior Real della storia per il peggior Mourinho di sempre e anche viceversa. La crisi del Madrid si può prendere da qualsiasi parte. Chi sta spingendo l'altro in basso? Analisi non accademica perché la storia del portoghese racconta che quando lo Special One entra in rotta di collisione con le sue squadre in assenza di risultati è bene tenere dritte le antenne. Ricordate l'autunno del 2007?  Inizio pessimo del Chelsea in Premier League (3 vittorie e 2 pareggi) dopo la sconfitta nella Community Shield e il pareggino di Champions contro il Rosenborg. "La qualità del gioco è importante ma è tutta una questione di uova e tortillas - tuonò Mourinho esasperato per gli infortuni di Carvalho, Ballack, Lampard e Drogba -. Se non hai le uova non hai le tortillas. Tutto dipende dalla qualità delle uova". Poche ore dopo era l'ex allenatore del Chelsea.

Oggi la situazione non è ancora così compromessa, ma gli sfoghi delle ultime settimane contro i giocatori del Real Madrid hanno fatto scattare l'allarme più ancora dei risultati che non arrivano. L'insofferenza di Mou si è palesata già in agosto al primo mezzo passo falso contro il Valencia (1-1 al Bernabeu): "Non abbiamo fatto una buona partita" ed è esplosa una settimana più tardi dopo la sconfitta col Getafe: "Partita orribile e inaccettabile che abbiamo meritato di perdere. Prendiamo gol ridicoli e alcuni giocatori non hanno fatto il loro dovere". Concetti ribaditi dopo il k.o. a Siviglia: "Nell'intervallo ne ho cambiati due ma avrei potuto fare sette sostituzioni. Non c'è concentrazione, la testa è altrove e la concentrazione nel calcio è tutto. Preoccupato per i risultati? Piuttosto mi preoccupa che oggi non ho una squadra".

Il tutto mentre il Barcellona vola (en plein di vittorie e solito Messi stratosferico) e la stella Cristiano Ronaldo è intristita da problemi contrattuali che il resto della Spagna, travolta dalla crisi economica, fatica a comprendere e dalla rivalità con La Pulga del Barca nella quale nemmeno i compagni di CR7 sembrano essere dalla sua parte: sentire Marcelo e Casillas fare i complimenti a Messi dopo la conquista del premio Uefa ha complicato la situazione. Ah, c'è anche la Supercoppa spagnola conquistata in faccia all'odiato Barcellona meno di un mese fa. Sembra passato un secolo e, soprattutto, l'incubo del Madrid è che resti l'unico trofeo della stagione in cui si puntava al Triplete.

Gli ottimisti ricordano come nel 2001 il Real Madrid abbia iniziato il campionato in maniera anche più disastrosa: alla sesta giornata era 14° in classifica con Del Bosque massacrato dalla critica perché in campo poteva schierare un certo Zidane pagato a peso d'oro pochi mesi prima. Allora i blancos seppero mantenere i nervi saldi e alla fine della stagione arrivò la nona Coppa dei Campioni. Oggi prevale il pessimismo e la paura che la Liga sia già volata verso Barcellona (+ 8 in classifica) e che Mou e la squadra siano due separati in casa.

Anche perché peggio di così il portoghese in carriera non aveva mai fatto. Prima dei 4 punti in 4 partite al Real il primato negativo risaliva alla stagione 2001-2002 alla guida del Leira: una vittoria e 3 pareggi (6 punti). Poi una striscia di percorsi netti o quasi con il picco al Chelsea nel 2004-2005 e nel 2005-2005 (12 punti su 12 disponibili). All'Inter era sempre partito con 3 vittorie e un pareggio (10 punti). Al Real Madrid aveva esordito allo stesso modo e un anno fa era sceso a quota 7 per poi ingranare la quinta e volare fino al titolo. Era, però, un Mourinho che pareva sicuro del materiale a disposizione. Quello di oggi ricorda da vicino invece il Mou dimesso di Londra.

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Giovanni Capuano