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ANSA/CESARE ABBATE
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Allan resta a Napoli (ma non voleva). Storia della trattativa col Psg

Sperava di andare a Parigi per guadagnare di più. De Laurentiis e la richiesta all'emiro che tornerà alla carica in estate

Alla fine Allan rimane al Napoli, ma la storia del suo mancato passaggio al Psg è perfetta per descrivere le dinamiche del calciomercato dell'anno 2019 in cui sono i giocatori a decidere se e come trasferirsi con i club che osservano e, al massimo, provano a monetizzare. In mezzo allenatori, compagni e tifosi: testimoni impotenti.

Allan sperava di andare a Parigi allettato dalla prosepettiva di poter vincere la Champions League, di giocare in un club con una ricca colonia brasiliana e di triplicare il suo contratto entrando nello stretto novero dei top player con busta paga pesante. I 6 milioni offerti dal Psg non potevano lasciarlo insensibile e così è stato.

Che sia stato il club parigino a muoversi promettendogli il trasferimento o che sia stato l'agente del giocatore a spingere diventa quasi un dettaglio. La realtà è che Allan ha staccato la spina da Napoli e dal Napoli per una settimana ("travagliata" l'ha definita Ancelotti) fino a costringere il tecnico a fare a meno di lui nella trasferta di San Siro contro il Milan.

Un brutto colpo dal punto di vista tecnico. De Laurentiis non ha mai voluto veramente vendere la colonna del suo centrocampo a gennaio, ma davanti allo scenario descritto ha immaginato di poter fare il colpo della vita chiedendo ad Al Thani 120 milioni di euro, magari inserendo anche una sponsorizzazione prestigiosa per aiutare il Napoli dal punto di vista dell'appeal commerciale.

Tra allenamenti saltati, vacanze di lavoro a Parigi, incontri, indiscrezioni e fughe avanti (compreso l'armadietto in fase di svuotamento) si è arrivati alla vigilia della partenza per Milano. Allan resta, il Napoli deve fare a meno di lui. Se ne riparlerà in estate perché nel calciomercato non è vero che certi treni passano una sola volta. 

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Giovanni Capuano