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Claudio Villa/Getty Images
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Albania-Italia da vincere: ecco perché Ventura non può più sbagliare

A Scutari per i tre punti anche se gli spareggi sono garantiti. Da blindare il posto da testa di serie per il playoff e cancellare le critiche

Albania-Italia non è un'amichevole anche se potrebbe sembrarlo. Azzurri con in mano il pass per i playoff di novembre che porteranno al Mondiale dalla porta di servizio e albanesi già eliminati, senza nulla da giocarsi se non l'onore.

Ingredienti pericolosissimi visti i trascorsi storici della nazionale, che spesso ha sottovalutato le partite sulla carta inutili (e facili) gettando al vento grandi occasioni. Questa voltà, però, non è così e non può esserlo. In palio ci sono punti che valgono platino perché non siamo ancora certi di entrare da teste di serie nell'urna del sorteggio degli spareggi. 

Guai a sbagliare, sottovalutare i novanta minuti di Scutari sarebbe un errore imperdonabile. Ci serve una vittoria e attenzione a ogni altro scenario perché porterebbe a conseguenze potenzialmente disastrose: la retrocessione tra le non teste di serie significherebbe esporsi a un sorteggio a rischio per novembre. Per una sera il destino è in mani nostre e più che a combinazioni improbabili e penalizzanti anche con il successo è bene concentrarsi sulle altre opzioni, quelle che prevedono un altra delusione dopo il pareggio casalingo con la Macedonia.

Perché il ranking Fifa conta

La chiave di tutto è la posizione nel ranking Fifa che servirà per determinare le fasce a novembre. L'Italia è oggi 17° e il pari di Torino non aiuta. Se vince rimane più o meno dove si trova ed è certamente dietro al Portogallo ma davanti ad altre qualificate per il playoff che diventano automaticamente potenziali avversarie. Si tratta di una consolazione, visto che saremo certamente nella seconda o terza urna in caso di qualificazione al Mondiale, ma al momento bisogna concentrarsi su questo e non su altro.

In caso di pareggio o, peggio, sconfitta la situazione rischierebbe di precipitare perché verranno scartati e pesati meno risultati delle altre soste di novembre degli anni scorsi in cui gli azzurri si erano sempre comportati bene. L'Italia scenderebbe sotto la soglia dei 1000 punti e a quel punto potrebbe essere superata da più squadre con l'effetto di condannarsi a uno spareggio contro una nazionale di livello. Anche la Danimarca, ultima entrata nel club delle spareggienti, ci supererebbe. Un incubo viste le condizioni attuali del gruppo.

Ventura e la necessità di un riscatto

Poi c'è la necessità di riscattare la brutta figura con la Macedonia che ha messo il ct Ventura sul banco degli imputati con molti a chiederne la testa. Tavecchio è accorso al suo capezzale garantendo la fiducia della Figc nel tecnico e non sarà lasciato solo nel momento delle scelte e della difficoltà. Però è un dato di fatto che l'involuzione del gioco e a livello comunicativo preoccupa anche i piani alti della Federazione.

Il patto Mondiale del gruppo con i senatori leader di un confronto che ha escluso l'allenatore è un segnale evidente del clima. Buffon si è affrettato a sottolineare come non si sia trattato di fronda nei confronti del responsabile, ma è chiaro che lo stesso gruppo si attende un cambio di passo deciso nelle scelte che non sempre hanno cinvinto e che dalla Spagna in poi hanno deluso le aspettative degli interpreti.

Adesso conta solo la vittoria per arrivare al playoff nelle condizioni migliori. Poi conterà solo passare lo scoglio dello spareggio ed entrare nelle 32 qualificate del Mondiale. Nei sei mesi successivi ci sarà tempo e modo di affrontare tutti i temi caldi perché è impensabile progettare una spedizione di questo livello di difficoltà con un ambiente senza certezze tecniche e fiducia.

E' vero che il recupero di tanti infortunati (unico vero alibi per Ventura) sarà un propellente, ma il ct deve dimostrare di poter stare al suo posto con autorevolezza. Scutari è il primo passo di questo cammino e, forse, il più importante.

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Giovanni Capuano