Al Milan basterà Ibrahimovic per fermare il Real di Mourinho?

L’esordio in Champions League del Milan mette a referto un 2-0 secco contro i mediocri francesi dell’Auxerre. La doppietta di Ibrahimovic allontana le critiche dopo la sconfitta di Cesena ma nell’altra partita del girone G il Real Madrid …Leggi tutto

Zlatan Ibrahimovic esulta dopo il secondo gol all'Auxerre EPA/DANIEL DAL ZENNARO

Zlatan Ibrahimovic esulta dopo il secondo gol all'Auxerre EPA/DANIEL DAL ZENNARO

bar sportL’esordio in Champions League del Milan mette a referto un 2-0 secco contro i mediocri francesi dell’Auxerre. La doppietta di Ibrahimovic allontana le critiche dopo la sconfitta di Cesena ma nell’altra partita del girone G il Real Madrid di Mourinho surclassa l’Ajax. Non tanto nel risultato (2-0 con doppietta di Higuain) quanto per i 30 tiri in porta nell’arco della partita. La domanda sorge spontanea:basterà la difesa rossonera per fermare la furia dei galacticos di Mou?

Nonostante la vittoria i rossoneri escono dalla prima sfida di Champions con non poche preoccupazioni. L’Auxerre si è reso più volte pericoloso dalle parti di Abbiati e nel primo tempo la difesa del Milan è stata infilata in velocità dai non irresistibili avanti francesi. Se non fosse stato per i gol di Ibrahimovic, ispirato dal piede di Ronaldinho, saremmo a parlare di un Milan incapace di sostenere lo sbilancio offensivo, di un Pato ancora opaco e un Ronaldinho che troppo spesso è costretto a sobbarcarsi il peso di una manovra che non sembra ancora abbastanza veloce. Come se non bastasse Allegri è alle prese con numerosi crucci difensivi: con l’Auxerre Zambrotta ha preso il posto di Abate e Bonera quello dell’infortunato Thiago Silva. Una difesa d’esperienza che però fa riflettere se paragonata alla prestazione dell’attacco di Mourinho, protagonista di una partita finalmente spettacolare dopo un avvio incerto in campionato.

La splendida prestazione offerta dai madrileni parla infatti di un Di Maria imprendibile, di un Cristiano Ronaldo tornato ad alti livelli e di un Ozil già diventato perno del centrocampo di Mourinho. Il gioco d’attacco del Real svaria da destra a sinistra con molti palloni in profondità e un gioco veloce che non è minimamente paragonabile con quello dell’Auxerre. Se Zambrotta e Antonini hanno sofferto Birsa e Langil la previsione di una sfida con gli spagnoli non si annuncia sotto i migliori auspici. Basterà il tridente milanista a pareggiare il talento dell’attacco del Real Madrid? La partita clou del girone G si preannuncia tra le più spettacolari di tutta la Champions con sei punte che potrebbero fare scintille. Proprio per questo la chiave della gara potrebbe essere giocata e vinta dalle difese, dalla squadra che meglio saprà arginare gli attacchi e iniziare le azioni offensive.

Il Real Madrid esulta nell'incontro contro l'Ajax EPA/CHEMA MOYA

Il Real Madrid esulta nell'incontro contro l'Ajax EPA/CHEMA MOYA

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