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Salta 3 volte l'anti-doping: Olimpiadi a rischio per Vincenzo Abbagnale

Tra dimenticanze e colpi di sfortuna, il figlio di Giuseppe rischia un anno di squalifica e l'addio a Rio 2016

E' davvero sospeso a un filo il sogno di Vincenzo Abbagnale, figlio del mitico Giuseppe (oggi presidente della Federazione italiana canottaggio e vincitore di due Olimpiadi e sette Mondiali con il fratello Carmine e Peppino Di Capua), di essere tra i protagonisti ai remi di Rio 2016.

Sul 23enne figlio d'arte, a sua volta campione del mondo nel 2013 nel "due con", pende infatti il rischio (e anche qualcosa di più) di una squalifica da parte dell'anti-doping per aver saltato per ben tre volte i controlli: non perché avesse qualcosa da nascondere, ma per una serie di sfortunate circostanze e per un pizzico di (quella sì colpevole) sbadataggine.

Una dimenticanza e tanta sfortuna
Dopo aver "bucato" il primo test anti-doping a causa di una dimenticanza, Vincenzo Abbagnale ha infatti mancato anche il secondo perché il nuovo sistema gestionale non gli aveva confermato la segnalazione del luogo dove si trovava. Poi il "fattaccio" lo scorso 1 febbraio, quando l'azzurro - che si trovava a Roma - non è riuscito ad arrivare in tempo a un controllo a sorpresa dell'anti-doping a Sabaudia (Latina) a causa di un problema a una ruota che gli ha fatto perdere tempo prezioso. "Gli ultimi 30 chilometri sono stati i più lunghi della mia vita", ha poi raccontato Vincenzo, che è però giunto a destinazione quando gli addetti anti-doping se ne erano già andati: terzo controllo a vuoto, quindi, e regolamento che in questi casi prevede un anno di squalifica con conseguente addio alle prossime Olimpiadi.

Sempre "pulito"
E' stato proprio il padre e presidente federale Giuseppe ad annunciare il dramma sportivo del figlio, che ha immediatamente inviato le sue giustificazioni alla Commissione anti-doping, confidando anche nel fatto che dal 2013 a oggi ha sostenuto una quindicina di controlli antidoping senza avere mai fatto registrare alcun dato sospetto.

In attesa del verdetto (che non si preannuncia favorevole al figlio), il presidente Giuseppe Abbagnale - d'accordo con i tecnici e con il gruppo sportivo della Marina Militare - ha stabilito che Vincenzo continui la preparazione per arrivare al meglio a Lucerna, in Svizzera, dove dal 20 al 22 maggio si svolgeranno le qualificazioni olimpiche.

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Redazione