18° giornata - Inter, manca un rigore. Aiutini a Napoli e Milan
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18° giornata - Inter, manca un rigore. Aiutini a Napoli e Milan

Mazzarri si arrabbia e ha ragione: contro la Lazio decisivo Damato. Errori in favore di Milan, Napoli e Catania: il 2014 è iniziato male - Tutti i rigori della A

La sosta non ha fatto bene agli arbitri italiani e il 2014 è iniziato decisamente male, anche se Braschi aveva schierato quasi tutti i big in serie A per evitare problemi. Un naufragio da cui si è salvato alla grande Rizzoli, il migliore in campo (insieme a tanti bianconeri) nella sfida dello Stadium Juventus-Roma: la sua direzione di gara consente di vivere una settimana relativamente serena, anche se 'aiutini' ed errori si sono moltiplicati nel giorno della Befana.

Ha ragione Mazzarri ad arrabbiarsi con Damato per l'arbitraggio di Lazio-Inter: la trattenuta di Dias su Rolando era da rigore con l'aggravante che proprio poch giorni fa la Fifa ha ribadito la tolleranza zero sulle mani allungate in area. Le moviole assolvono, invece, il direttore di gara per il mancato rosso a Dias. Male anche Banti in Napoli-Sampdoria: il contatto tra Armero e Regini era da punire con il penalty (si era sull'1-0 per i partenopei) e avrebbe forse cambiato il corso della partita così come il fuorigioco non visto di Bergessio in Catania-Bologna, rete del vantaggio siciliano, e la leggerissima spinta di Benalouane a Mexes che ha convinto Peruzzo a cancellare il pareggio dell'Atalanta in casa del Milan.

Non bene, insomma, tralasciando le polemiche per il mancato rosso a Rinaudo nell'occasione dell'intervento che ha causato l'infortunio a Pepito Rossi. In quel caso, però le moviole promuovono Tagliavento: bastava il cartellino giallo come in effetti è arrivato. Ecco comunque come Panorama.it ricostruisce la classifica oggi senza gli errori arbitrali. Vale la tradizionale avvertenza che il parametro preso in considerazione sono le decisioni che avrebbero potuto cambiare concretamente il risultato (rigori non assegnati o che non c'erano, reti annullate o concesse per errore) e che la graduatoria fa riferimento alle moviole dei quotidiani sportivi italiani esprimendo non un valore oggettivo ma una tendenza.

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Giovanni Capuano