Volontari pagati (dalla Nasa) per dormire
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Volontari pagati (dalla Nasa) per dormire

L'ente spaziale americano cerca volontari per un singolare (e ben pagato) test: dormire per 70 giorni di fila

Non sarà come andare sulla Luna, ma l'impresa è piuttosto ardua: riuscire a dormire per 24 ore al giorno, per 70 giorni di fila, ovvero poco più di due mesi. Ma non basta: per portare a termine l'eroico sforzo esiste una ricompensa e molto profumata: ben 18.000 dollari, pari a oltre 13.300 euro. Insomma, esattamente 1.343 euro alla settimana, pari a oltre 191 euro al giorno, che per un mese significano oltre 5.700 euro. Non male, soprattutto se si pensa al compito che viene affidato: semplicemente stare sdraiati, a dormire o svegli poco importa.

Per far questo la Nasa , l'Ente spaziale americano, sta cercando volontari , tramite un annuncio sul proprio sito internet. Ai coraggiosi tester viene richiesto di restare tutto il giorno a letto, con la testa leggermente verso il basso, come a simulare la posizione degli astronauti in assenza di gravità. Cosa non difficile di per sè, se non fosse per il fatto che in questa posizione bisogna restare 24 ore al giorno, per 70 giorni, appunto, ovvero poco più di due mesi.

L'obiettivo della National Aeronautics and Space Administration è quello di effettuare una sperimentazione su "cavie umane" per verificare quali siano le conseguenze sul corpo umano di una lunga permanenza nella stessa posizione, proprio come accadrebbe a delgi astronauti costretti all'assenza di gravità e all'immobilità per diverse settimane. Certo, al di là dell'aspetto allettante di una simile "offerta di lavoro", esistono alcuni requisiti di base che la Nasa dovrà verificare sui volontari. Chi si presenterà al Centro Spaziale in questione sarà infatti sottoposto ad un primo test, per essere ingaggiato. Solo successivamente affronterà un secondo esame, dopo un mese dall'inizio dell'esperimento, per verificarne lo stato di salute. Infine, è previsto un terzo controllo alla fine dei 70 giorni previsti.

Una volta esaminati i risultati dei test, sarà dunque possibile toccare con mano gli effetti di un simile stato di "riposo forzato" soprattutto sul sistema cardiocircolatorio e sull'apparato muscolare e scheletrico. Sulla base dei riscontri sarà infine messo a punto un programma apposito di addestramento per gli astronauti profesisonisti, mentre agli altri non resterà di alzarsi e instascare il bel gruzzoletto.

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Eleonora Lorusso