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Viaggi, le migliori fughe al mare per Natale e Capodanno

Cene stellate a Mauritius, yoga e party nell'oceano alle Maldive, un rifugio cubano accanto alle spiagge di Miami e altre terapie a base d'azzurro

Lasciate perdere gli integratori, qualunque bizzarro rimedio omeopatico o i soliti vaccini antinfluenzali. La più efficace prevenzione contro i mali d’inverno è una dose massiccia di luce. Lo dice la scienza, mica Google: il sole alza le difese immunitarie mentre abbassa la pressione sanguigna, diminuisce il rischio d’infarto e le malattie del cuore. Per non parlare dei benefici sull’umore. Insomma, ogni scusa è buona per scapparsene al caldo in una meta esotica, approfittando della finestra lunga tra Natale e l’Epifania. Non è tardi, anzi questo è il momento perfetto per prenotare la vostra terapia a base d’azzurro.

Se siete cacciatori di eden date pure retta a Mark Twain, che, abbagliato dall’estasi, scrisse: «Dio creò prima Mauritius e poi il Paradiso Terrestre». Nell’isola dell’oceano Indiano ci si arriva senza scali intercontinentali, con uno dei tre voli diretti settimanali di Alitalia da Roma (o giornalieri via Parigi e Dubai). A destinazione dirigetevi verso Sud-Ovest, a Le Morne, poetico angolo di quiete. Qui sorge il Paradis Beachcomber, un cinque stelle lusso con campo da golf da 18 buche, ville appena rinnovate, una spa con l’accento sullo yoga, una spiaggia candida lunga otto chilometri e, per elevare al quadrato il piacere, l’accesso ai servizi del resort vicino di casa, il Dinarobin Beachcomber.

Assieme offrono agli ospiti una scelta tra otto ristoranti, dove l’alta cucina è un’abitudine e, dal 2 gennaio al 10 marzo, il fulcro di un grande evento: i tavoli con vista sulle meraviglie locali accoglieranno «Stars in Paradis», food festival per buongustai che porterà sull’isola 7 chef italiani e francesi di fama internazionale per un totale di 13 stelle Michelin. Durante le festività, il momento clou sarà il 3 e il 4 gennaio con Enrico Cerea, tristellato timoniere del ristorante Da Vittorio.

Altro classico intramontabile sono le Maldive. Accanto alle proposte di Alitalia c’è il nuovo volo di Air Italy da Milano Malpensa a Male con tre frequenze settimanali. A destinazione, da pochi mesi, è stato aperto il Raffles Meradhoo. Sarà il centro, dal 28 dicembre all’1 gennaio, di una festa a tema Cuba, con musica dal vivo, balli con i piedi nell’oceano e un workshop dedicato al benessere a cura di un guru del wellness: tale Buathon Thienarrom. Nome abbastanza impronunciabile, ma pare sia una celebrità e faccia miracoli. Scegliere quest’ibrido tra pace e movimento, peraltro, garantisce un’offerta speciale: dal 24 dicembre al 10 gennaio, si applica uno sconto del 25 per cento a un soggiorno minimo di quattro notti; del 30 per cento, da sette notti.

Nel 2019, nel frattempo, è tornata di moda Sharm el-Sheikh, che ha fatto registrare un incremento del 40 per cento nelle presenze di italiani. Visti i prezzi meno esorbitanti di Egitto e Mar Rosso rispetto ad altre fughe da sogno, tanto vale trattarsi da sultani: il Four Seasons Resort ha una spiaggia privata, è rinfrescato da 60 fontane e più di mille palme. Con il pacchetto «Dine around experience», si cena ogni sera in un ristorante diverso.

Sempre a distanze non siderali dall’Italia e con atmosfere orientaleggianti, ecco l’Oman. Sul golfo omonimo affaccia Muscat, la capitale, che consente di abbinare a una tintarella fuori stagione una visita a splendide moschee, palazzi sfarzosi e complessi culturali dalle architetture di un bianco immacolato. Da poco è stato inaugurato il W di Marriott International, davanti al mare e con una piscina esagerata da 1.800 metri quadri.

Si apre poi tutto il capitolo delle mete emergenti, dedicate a chi mira a distinguersi a ogni costo, anche quando evade dalla routine. Pescando in questo tris, lascerete a bocca aperta gli amici (o li vedrete fare i vaghi con il capo chino sul telefono, mentre spulciano su Google Maps). Andate a Samaná in Repubblica Dominicana, buen retiro selvaggio ricco di baie, cascate, una natura indimenticabile. Sport nazionale: avvistare le balene. Qui un pacchetto proposto da Settemari. Oppure Montego Bay, in Giamaica. A soli 30 chilometri dall’aeroporto si trova il Grand Palladium, resort con ogni comfort che si espande su un’area di 10 ettari e rappresenta la base ideale per esplorare il «Marine Park»: l’arcobaleno subacqueo di una luccicante barriera corallina. Motto locale, ovvio ma benvenuto, omaggia il padre della patria: già, Bob Marley, con il suo «don’t worry, be happy». Non preoccuparti, sii felice. La medesima sensazione travolge gli ospiti di Isla Baru, a 45 minuti di barca da Cartagena, in Colombia. Qui c’è Las Islas, parte della collezione di alberghi indipendenti e di lusso The Leading Hotels of the World. La struttura ha sontuosi bungalow arrampicati sugli alberi da cui scrutare l’immenso blu del Mar dei Caraibi.

Lo stesso che più a est lambisce l’esclusiva Saint Barth. Sull’isola, dopo una ricostruzione completa, bisogna scoprire Le Sereno, gemello dell’omonima proprietà sul Lago di Como. L’impronta italiana entra in cucina, dove si muovono gli chef Raffaele Lenzi e Andrea Cimino. Le loro creazioni vengono servite nel nuovissimo ristorante Al Mare, «uno dei migliori al mondo davanti all’acqua» secondo una classifica stilata dall’americana CNN.

Chi infine a una spiaggia superlativa desidera abbinare le vibrazioni di una città consacrata alla nightlife, può atterrare a Miami. Il giorno di Natale la temperatura percepita sarà di 25 gradi, l’apoteosi della perfezione. Né troppo caldo, né troppo poco. L’offerta di alloggi è sterminata, in perenne aggiornamento e per tutti i gusti, inclusi quelli di chi cova nostalgie caraibiche: in zona Little Havana ha aperto il Life House, un boutique hotel a prezzi non da stordimento (si parte da 108 euro a notte). Un angolo di quiete con echi tropicali, dove amplificare il relax o intasare Instagram di storie, prima di tornare a prendersi l’abbraccio del sole dell’oceano.

Sei oasi di verde e di blu

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Protetta dall’Unesco, la penisola Le Morne ospita i resort Paradis (sopra) e Dinarobin, entrambi firmati Beachcomber Resorts & Hotels.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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