Tori Spelling sposa, Eddie Murphy morto, Kate Middleton incinta: tutto falso
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Tori Spelling sposa, Eddie Murphy morto, Kate Middleton incinta: tutto falso

L'altra faccia dello scoop: le cantonate del gossip – La fotostoria di Belén e Stefano

Le cantonate capitano, nel mondo del gossip: ci sono celebrità date per morte (l'ultima: Eddie Murphy), gravidanze regolarmente smentite (vedi Kate Middleton), matrimoni celebrati come se fossero nuovi di zecca quando invece sono vecchi di anni (è il caso di Tori Spelling, il più recente).

Partiamo dalla fine: da qualche giorno gira la notizia delle nozze della protagonista di Beverly Hills 90210, con tanto di foto a corroborare la cosa. Peccato che le immagini in questione risalgano al 2004 e alla cerimonia da 1 milione di dollari che sancì l'unione con Charlie Shanian, poi destinata a finire nel giro di un anno. Tori Spelling si è effettivamente risposata con Dean McDermott, ma questo è successo nel 2006 (con rinnovo della promessa di matrimonio nel 2010).
Come è nata la notizia falsa? Mistero.

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Un'altra foto vecchia ha recentemente ingannato i giornalisti: si tratta di quella che il 25 ottobre Vasco Rossi ha pubblicato sul suo profilo Facebook dopo il lungo silenzio seguito all'ennesimo ricovero ospedaliero. L'immagine del cantante mentre bacia la moglie Laura Schmidt ha spinto alcuni a salutare un ritorno in forma, ma la verità è che risale al giorno del matrimonio (7 luglio) e che nessuno lo ha ancora visto pubblicamente da quando ha lasciato la clinica.
In questo caso, l'errore è nato perché bisognava essere dei megafan del Blasco per riconoscere uno scatto altrimenti non contestualizzato. La frase che l'accompagnava era infatti "Gli UOMINI Preferiscono le BIONDE".

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C'è poi chi viene dichiarato morto e qui davvero è difficile capire come nasca la bufala. A Eddie Murphy, per esempio, è toccato per ben tre volte nel giro di due mesi (luglio/agosto 2012). In tutti i casi sempre per colpa del medesimo incidente: una caduta dallo snowboard durante una vacanza a Zermatt, in Svizzera.
I giornalisti incappati nell'errore possono consolarsi pensando che già il 2 giugno 1897 Mark Twain scriveva sul New York Journal: "Le notizie sulla mia morte sono un'esagerazione".

Può insomma succedere di sbagliarsi e pubblicare una falsità. È anche vero, però, che lo scivolone fa parte delle regole del gioco: quando il tuo lavoro si basa sulle voci di corridoio e sulle fonti anonime, è chiaro che il confine tra vero e falso diventa molto labile. A maggior ragione se i diretti interessati nicchiano, come per esempio ha fatto di recente Belén Rodriguez, categorica nello smentire la gravidanza fino a quando non è entrata nel quarto mese e ha deciso di confermare quel che si diceva sin da luglio.

Di fronte a un mondo tanto "fumoso", capita che gli esperti di marketing ne approfittino. È accaduto una manciata di giorni fa, quando Justin Bieber è diventato il protagonista di una campagna virale per la promozione del suo nuovo videoclip (Beauty and a Beat). Contando sulla velocità con la quale i rumors si diffondono via Twitter, Bieber e soci hanno finto il furto del computer personale del cantante e hanno allestito una schermaglia fra lui e il presunto ladro. E il risultato, una volta svelato il trucco, ha dato loro ragione producendo 19 milioni di visualizzazioni in un weekend.

Se dunque occuparsi di gossip è sempre un'operazione "a rischio", è anche vero che proprio la rincorsa di conferme e smentite è spesso la chiave del successo. E ci sono carriere che di fatto poggiano solo su questo.

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Aldo Fresia

Scrivo di cinema e videogame. Curo e conduco la trasmissione radiofonica Ricciotto.

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