Tangomania, un aprile con le star
(Credits: Ufficio Stampa)
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Tangomania, un aprile con le star

Arriva a Milano Roberto Herrera per una tre giorni "caliente". Intanto continuano gli appuntamenti con un altro "mito", Miguel Angel Zotto - le immagini dei grandi tangheri in azione -

È un mese caliente aprile per gli appassionati di tango. Un incantevole aprile come recitava il delizioso libro di Elizabeth von Arnim (da leggere) diventato poi film.

Dal 24 del mese sarà infatti a Milano Roberto Herrera , uno dei grandi tangheri internazionali. Con le sue partner e la sua compagnia ha girato il mondo, con tournée, corsi, esibizioni coniugando la sua arte di ballerino e  di coreografo. Ha vinto premi, fatto scuola col suo stile curato, fisico e ludico allo stesso tempo. Averlo dunque come insegnante è un privilegio assoluto ed è quanto offre Casa Cambalache alla Palazzina Liberty per tre giorni con corsi per principianti, intermedi, avanzati, milonghe, lezioni di pratica e una serie di inziative collaterali (video, mostre…).  

Ex primo ballerino al Ballet Nacional Argentino , fa ora coppia artistica con Lorena Goldestein, che oltre ad esibirsi insieme a lui, tiene anche i corsi. La presenza di Herrera a Milano è legata anche alla scuola ospitata a Casa Cambalache , tenuta da due suoi assistenti El Flaco y Manuela, professionisti quotati e di cui Herrera è direttore artistico.

Altro appuntamento caldo di aprile è quello che si consuma fra pochi giorni alla Zotto Tango Academy , altro punto caldo e qualificato della Milano e dell’Italia invasa da improvvisate scuole di tango. Si parte venerdì sera (5 aprile) con una esibizione speciale di El Pibe Sarandì con Claudia Lombardi e si prosegue tutto il week end con lezioni (per tutti i livelli) e pratica guidata. Miguel Angel Zotto e Diana Guspero supervisioneranno la tre giorni di stage.

Icona fra i tangueros, Zotto ha insegnato questa danza poetica che ha dentro una filosofia di vita, in quasi tutti i continenti. Balla il tango da più di 26 anni, si è esibito in tutto il mondo. Il suo arrivo a Milano, esattamente come per Roberto Herrera, ha riqualificato la piazza.

E la febbre da milonga sta contagiando la città dell’efficienza e dei ritmi serrati. Intorno al ballo vengono organizzati happy hour, festival, vacanze persino crociere. Ma è facile cadere nel «mass market», nell’insegnamento a poco prezzo e a poca qualità. Con Herrera e Zotto il pericolo non si corre. Sono due grandi. Due tangheri che altri paesi ci invidiano perché hanno scelto l’Italia come loro patria d’elezione. Artistica. (S.B.)

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Stefania Berbenni