La tazza natalizia di Starbucks
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Starbucks e la guerra per la tazza di Natale

Il brand si è dimenticato dello spirito natalizio?

E' possibile sollevare un polverone per un bicchiere di cartone dal decoro sbagliato? In America sì.

E' guerra aperta, infatti, tra Starbucks, la catena di caffè e frappuccini a stelle e strisce, e parte della comunità cristiana.

La questione di lana caprina riguarda la tazza natalizia scelta quest'anno dal brand. Si tratta di un semplice contenitore rosso con al centro il logo di Starbucks.

Apriti cielo: l'assenza di "simboli" natalizi - dalle renne ai fiocchi di neve - è parso un oltraggio verso la cultura della cristianità, verso il rispetto per il Santo Natale e verso la stessa storia dell'America.

Scrive qualcuno sui social: "Questa è una negazione della realtà storica e della grande eredità cristiana che c'è dietro il sogno americano del quale ha beneficiato anche Starbucks".

Che poi sfugga cosa ci sia di più cristiano nei fiocchi di neve o nella faccia di Babbo Natale piuttosto che in una sobria tazza rossa è un dato di fatto, ma la catena della disapprovazione verso la confezione natalizia del caffè ha preso proporzioni inimmaginabili finendo anche sui principali media USA.

I social, poi, sotto l'hashtag #MerryChristmasStarbucks, paiono pronti a levare gli scudi contro frappuccini e cornetti XL. 

Esiste anche qualcuno che alza il dito e chiede se forse la polemica non sia un filo fuori luogo e fuori misura, ma gli oltranzisti del Natale tutto lucette ed addobbi non si danno per vinti e continuano, imperterriti, ad accanirsi contro la catena di ristorazione con un esempio di "Spirito natalizio che rende tutti più buoni" davvero da manuale.

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Barbara Massaro