Partita la prima missione di Asgardia
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Siamo pronti per Asgardia?

La prima Nazione spaziale ha lasciato la Terra, aprendo le prospettive per un futuro intergalattico

Mezzo terabyte di dati scritti all'interno di una scatola delle dimensioni di un cartone del latte che riporta la costituzione, la bandiera, il simbolo e i nomi dei 115.000 cittadini di Asgardia, la prima auto proclamatasi Nazione spaziale. 

E' l'embrione di un futuro galattico per i terrestri colpevoli di aver sfruttato tutte le riserve del pianeta lasciandolo arido e deserto.

Terra chiama Asgardia

Non è la trama di un film di fantascienza, ma la realtà. Il satellite Asgardia-1, infatti, ha lasciato la Terra dopo essere stato lanciato in Virginia, dalla base Wallops Flight Facility a bordo della navicella spaziale Cygnus che ha portato 3,4 tonnellate di rifornimenti agli astronauti che lavorano sulla Stazione Spaziale Internazionale

Tra circa un un mese, Cygnus tornerà sulla Terra disintegrandosi nell'impatto con l'atmosfera non prima di aver rilasciato il satellite di Asgardia in orbita.

E così quello che sembrava il folle sogno di un visionario scienziato è diventato realtà. Tutto era iniziato un anno fa quando il miliardario russo Igor Ashurbeyli, fondatore dell'Aerospace International Research Center di Vienna e Ram Jakhu, professore della McGill University hanno lanciato il progetto di dar vita alla prima alternativa concreta alla vita sulla Terra, una sorta di rifugio in cui andare in caso di disastri climatici, guerre o carestie.

Era stato aperto un sito ufficiale e proposta una campagna di reclutamento per aspiranti cittadini di Asgardia. Oltre 300.000 persone hanno aderito e i dati dei primi 100.000 sono già sopra le nostre teste. 

La democratizzazione dello spazio

L'idea di Asgardia è quella di dar vita una forma di Governo indipendente da tutti i Paesi della Terra dando origine a un Regno spaziale con identità propria, leggi e diritti autonomi nel sogno di democratizzare l'Universo dando vita a un nuovo quadro giuridico per lo sfruttamento pacifico dello spazio.

Il sentire comune non può che percepire il sogno di Asgardia come una prospettiva di un futuro remoto che non ci riguarda. Ma è proprio così? Fino allo scorso anno già solo l'idea di gettare il seme che una Terra oltre la Terra sembrava inconcepibile e invece oggi grazie al lavoro di questo gruppo di scienziati l'embrione di Asgardia è nello spazio.

E' già arrivato il futuro?

Asgardia non è riconosciuto come Paese da nessuno, ma Ashurbeyli non ha intenzione di fermarsi e punta al riconoscimento da parte delle Nazioni Unite della sovranità della Nazione spaziale.

Chi si sente pronto per fare le valigie e lasciare il nostro Pianeta? In Italia sono più di 4.000 le persone che hanno chiesto la cittadinanza di Asgardia anche se per ora hanno solo il diritto di lanciare in orbita i propri dati.

Secondo il Professor Jakhu, però, l'istinto dell'uomo è quello della colonizzazione e quando la Terra sarà esaurita l'istinto umano lo porterà verso lo spazio, ma per farlo bisogna gettare le fondamenta di una nuova forma democratica di rapporto con la galassia già ora. Riuscirà l'uomo a far funzionare la democrazia spaziale meglio di quanto ha fatto con quella terrestre?

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Barbara Massaro