Dieci terribili verità del dating nel XXI secolo
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Dieci terribili verità del dating nel XXI secolo

Ovvero cosa dovrete affrontare se vi imbarcate in una relazione sentimentale nell’era dei social media

Quando eravate piccoli, la nonna vi raccontava di come si preoccupava se non le arrivavano le lettere del nonno in guerra. Voi oggi confidate ai vostri amici le pene amorose quando la vostra anima gemella vi ignora non rispondendo ai messaggi su Whatsapp. L’amore è sempre quello, ma i tempi no, e le modalità di viverlo sono cambiate radicalmente (a parte alcune eccezioni come l’“andare in camporella”, un evergreen da prima del Paleolitico).

Ecco un decalogo degli aspetti che vi faranno riflettere se è il caso o no di iniziare una storia in questo secolo.

1. Scordatevi di pianificare qualcosa con il vostro flirt. Ormai sms e social media offrono la continua possibilità di disdire senza troppi problemi impegni già presi e di approfittare di appetibili occasioni dell’ultimo minuto, assecondando la voglia di stare con altri amici o persone ritenute più interessanti di voi. Se non siete al top delle priorità, il vostro invito verrà probabilmente respinto 5 minuti prima dell’appuntamento con un “Forse faccio un salto” o un banale “Ti farò sapere” (questa evitatela: non si tratta di una colloquio di lavoro).

2. Se l’altro vi trova attraenti, le vostre iniziative risulteranno allora romantiche e piacevoli. Ma se non è così, sembrerete ingiustificatamente sdolcinati, fastidiosi e perfino inquietanti.

3. Sicuramente ha ricevuto il messaggio che avete inviato. Se non vi risponde, non illudetevi: non è per colpa di qualche ipotetico disguido delle compagnie telefoniche.

4. Così tante persone si spaventano all’idea di impegnarsi ufficialmente che finiscono per invischiarsi in relazioni dai confini fumosi che lasciano il tempo che trovano. La conseguenza? In caso di corna, non avete alcun diritto di inferocirvi: non si tratta tecnicamente di tradimento, perché in fondo non eravate insieme-insieme.

5. Qualsiasi relazione sentimentale che intavolerete con qualcuno finirà o per durare tutta la vita, o per chiudersi prima o poi. E queste due opzioni sono entrambe terribili.

6. Se si vuole apparire disinteressati nei confronti dell’altra persona, quale migliore modo di farlo capire se non con piccoli giochetti mentali come metterci intenzionalmente ore o giorni per rispondere a un messaggio? Sicuramente funziona, ma che non è divertente.

7. La persona che tiene meno alla relazione ha il potere concentrato tutto nelle sue mani e diventa una sorta di dittatore servito e riverito. Nessuno aspira mai a essere quello più coinvolto dei due.

8. Telefonare è un’arte che solo pochi eletti esercitano ancora. I tempi vogliono che la maggior parte della comunicazione della vostra relazione si sviluppi via messaggio: la forma di interazione più distaccata, impersonale e sterile. Almeno imparate a sfruttare meglio le emoticon.

9. Da quando uscite insieme, l’altra persona, invece di esprimere direttamente a quattr’occhi i suoi sentimenti, è più portata a postare uno status misteriosamente romantico su Facebook, o magari una foto di un tramonto su Instagram con le parole di una canzone d’amore nella didascalia. Il vostro nome non compare nemmeno a pagarlo, ma tranquilli: siete palesemente voi quelli a cui è dedicata la carineria.

10. Se verrete scaricati, sappiate che il tutto avverrà in modo piuttosto brutale. Ormai le relazioni finiscono spesso con una telefonata, se va bene, o con un messaggio nei casi più sfortunati. Lo scopo è quello di evitare il dispiacere (o la noia) di vedervi piangere e singhiozzare con una candela di muco che scende dalle narici.

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Silvia Malnati