Dating online: amore e truffe
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Dating online: amore e truffe

Lo dice una ricerca: i siti di incontro possono nascondere insidie, soprattutto per il portafogli

Se siete al settimo cielo per aver finalmente trovato la vostra anima gemella grazie al web, frenate per un istante l’entusiasmo. La truffa, infatti, potrebbe trovarsi dietro l’angolo, soprattutto se dall’altra parte c’è una fantomatica vedova ucraina con tanto di laurea in ingegneria.

Quella che può sembrare una battuta nasconde un’amara (e neanche troppo sorprendente) verità: nei siti di dating online molti profili sono fasulli. A confermare la tendenza è una ricerca condotta dal sito SeekingArrangement, il quale cancella più di 200 account fraudolenti al giorno, al ritmo di un fake ogni dieci utenti registrati.

Per chi non lo sapesse, il sito fondato dal CEO Brandon Wade non è un portale di incontri come tutti gli altri. La piazza virtuale di SeekingArrangement è pensata per mettere in contatto uomini d’affari, imprenditori e capitani d’industria (in definitiva, chi possiede i soldoni) con donne, meglio se giovani e attraenti, bisognose di un "mentore". Qui l’amore 2.0 assume il vago sapore di una transazione finanziaria: regalami affetto che ti coprirò di denaro. Facile che con queste premesse ci sia quindi terreno fertile per attirare i malintenzionati.

Ma come si può intuire, non c’è sito di dating che sia esente da pericoli. L’allarme rosso, d’altra parte, era già arrivato qualche tempo fa nientemeno che dall’FBI, che aveva reso noto come ogni anno vengano rubati oltre 50 milioni di dollari attraverso l’adescamento via Internet. Insomma, nel caso foste incappati nella disavventura di conoscere persone che avevano mentito sul proprio peso o sull’altezza, rincuoratevi: poteva anche andarvi peggio.

Sempre secondo l’analisi di SeekingArrangement ci sono alcuni tratti caratteristici che tendono a ripetersi nei profili dei falsi single. È lo stesso Wade, in un’intervista al New York Daily News, a sottolineare come "Ai truffatori stanno a cuore poche cose. Vogliono che ti fidi di loro, vogliono suscitare compassione".

E così scopriamo che nel 63% per cento dei casi nei profili ingannevoli viene millantata la vedovanza, la religione è quasi sempre cattolica ("ispira fiducia"), i luoghi di provenienza più gettonati sono l’Ucraina, la Nigeria e le Filippine e nei curriculum non mancano mai lauree e dottorati. Ma soprattutto, come conferma anche uno studio condotto dall’FBI, la stragrande maggioranza dei fake in Rete hanno le sembianze di una donna, spesso e volentieri over 40. Che, ribaltando il concetto, porta a un’ovvia conseguenza: il target delle frodi è quasi sempre maschile. O che, detta in altra maniera, quando si parla di amore e sesso gli uomini sono dei fantastici boccaloni.

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Davide Decaroli