Sanremo 2015 di divano in divano - La serata finale
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Sanremo 2015 di divano in divano - La serata finale

Festival + San Valentino: nazionalpop ai massimi. Vincitori e vinti

Sanremo, sabato sera, serata finale, il giorno di San Valentino: una giornata in cui la retorica antiretorica è alle stelle. Non resta che una soluzione: chiudersi in casa, sprangare tutto, uscire da Facebook e Twitter, mettersi al riparo e lasciare i critici a tutti i costi a fare il bello e il cattivo tempo, sperando che domani il loro livore si sia un po’ attenuato.

Quindi resto in casa, a letto, solo, portatile sulle ginocchia, a guardare finire il Festival in streaming mangiando una pizza in santa pace.

Perché è vero, i sentimenti su cui fa leva Sanremo sono di una banalità invincibile, in cui tutto esplode intorno, ma proprio tutto, sempre tranne noi (il noi, particolarmente appropriato a San Valentino, è sempre una coppia più bella del mondo, ignara della concorrenza delle altre più belle del mondo).

Ma proprio per questo funziona.

Sanremo e San Valentino

Un momento su tutti: dopo la famiglia Anania (16 figli) della prima puntata, ospiti i coniugi Manenti, coppia siciliana sposata da 65 anni che sul palco dell’Ariston regala momenti di tenerezza assoluta. Come quando il marito dice "sempre di corsa se l'è fatta, tutta la vita" parlando della moglie. La quale racconta di quando lui andava a trovarla due volte a settimana prima di sposarla (20 km al giorno, come cantava l'immenso Nicola Arigliano, buonanima) e precisa “nessun bacio”.

Brillanti, simpatici, deliziosi, espressione di quei valori tradizionali che fanno storcere il naso ai progressisti, liquidati come retaggio cattolico e propaganda da sacrestia dai laicisti a tutti i costi. Quando invece, tutta quella semplicità, che si trasformava in amore combinato dalle famiglie, dà mostra di una felicità che le nostre generazioni, piene di diritti e pretese, velleità e individualismo, possono solo sognarsi. Nota di colore che chiude un cerchio: la coppia abita in via Sanremo e la loro canzone è Perdere l'amore di Massimo Ranieri, impossibilitato per malanni a salire sul palco a cantarla stasera.

il segreto di un matrimonio così lungo, banale, quindi più vera del vero: "quando c'è l'amore, c'è tutto".

La serata

Nel corso della serata, in cui domina la gara, ci si gode un Panariello in gran spolvero che annuncia a Conti che Renzi gli garantisce la conduzione del Festival anche per l’anno venturo con un lapidario "stai sereno” e il piccolo giallo della classifica che si blocca, eliminando Nek, poi riparte, con Nek sul podio (avesse vinto, i complottasti non avrebbero parlato d’altro).

Si arriva alla fine nonostante la presenza di altri comici, tutti terribili (Antonio Conte nella versione di Maurizio Crozza avrebbe detto: "agghiaccianti”), che chissà Conti dove li ha pescati, parte del grande mistero che porta il Festival a funzionare nonostante le moltissime pecche (meglio stendere un velo pietoso sulle vallette, prive di eleganza e dizione, oltre che di simpatia). Ma tutto, nel complesso, ratificato dagli ascolti, ha funzionato alla grande, e nella solitudine di questa nottata, nonostante la mancanza di un divano decente, ho finalmente ritrovato lo spirito del Festival.

Alla fine, mentre esce la classifica, non posso fare a meno di riaccendere il cellulare e sentire mia madre su whatsapp.

Classifica su whatsapp

- Mamma, tu che dici?
- Vince Nek. Anzi, vince Il Volo.
- Mmmmmm, speriamo di no.
- Tu chi tifi?
- Io tifo Masini.
- Io sono già contenta che Moreno, la tipa Atzei, Fragola e Britti sono agli ultimi posti.
- Pure io. A me piacciono solo Masini, Annalisa e forse Chiara.
- Spero in Annalisa

(esce Masini)

- Noooooooo

(esce Annalisa)

- Noooooooo

(esce Chiara)

- Noooooooo

- Figlio mio, te lo avevo detto che Nek e Il volo sarebbero stati fra i primi… l’avevano dato per nono e avevano sbagliato…

- Maledetti.

- Allora? Adesso chi vince?

- Eh, spero non Il volo.

- Però almeno sono giovani!

- Mamma, hanno una gran casa discografica dietro, girano in America, li vogliono mandare all’Eurorobo, cosa c'entra che son giovani?

- Certo che le vallette l'italiano non sanno proprio cosa sia…

- Mamma, non cambiare argomento, il momento è drammatico.

- Speravo facessero meglio.

- Io le odio.

- Va be’ tanto tu odi tutti.

- Non tutti, Masini non lo odio.

- Fortunato Masini.

(nel frattempo, testa a testa Nek contro Il volo)

- Mamma, tifa Nek anche tu, ti prego!

- No, largo ai giovani.

(vince Il Volo)

- Noooooooo
- A me fa piacere perché mi sono piaciuti e perché sono ragazzi come te che cercano di sfondare nella loro passione.

- Li prenderei a bastonate.

- E perche sono una mamma e penso alla gioia dei loro genitori.

- Anche Masini ha dei genitori.

- Masini ha già vinto altre volte, e comunque sai, a me piace la lirica e loro sono tenori…

- Meglio che non ti dico che cosa sono, va’…

- Io avrei preferito Raf, che ingiustamente è stato eliminato… però dai, Annalisa quarta non male.

- Dai, ti saluto, che vado a scrivere il pezzo, o a suicidarmi, ora decido.

- Tanto le critiche su Sanremo ci saranno sempre. Scrivi un bel pezzo senza offendere nessuno. Ma elogia Conti perché ci ha dato un Sanremo professionale, elegante, ma anche simpatico...baci.

- Sei pagata come suo ufficio stampa?

- NON sono pagata per non farti querelare, ma vorrei evitare di venirti a trovare in carcere.

- Provvederò, notte mamma, ci vediamo a Pasqua.

- Il prossimo Sanremo lo guardiamo insieme?

- Solo se c’è Masini.

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Marco Cubeddu

Nato a Genova nel 1987, vive a Roma, è caporedattore di Nuovi Argomenti e ha pubblicato i romanzi Con una bomba a mano sul cuore (Mondadori 2013) e Pornokiller (Mondadori 2015). Credits foto: Giulia Ferrando

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