Ricordando Cannes: 5 cose memorabili del festival
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Ricordando Cannes: 5 cose memorabili del festival

Dalle lacrime di Michael Douglas al bacio focoso tra Nicole Kidman e il marito Keith Urban

Si sono spente le luci sulla kermesse, ma alcune chicche restano memorabili. Perché Cannes non è solo la patria del buon cinema, delle pellicole d’autore, dei grandi cineasti pronti a presentare le loro nuove creature in anteprima mondiale. E’ anche mondanità, eccessi, lusso sfrenato, rincorsa a perdifiato delle star, sfilate sul tappeto rosso, terrazze esclusive con paparazzi appostati, sfide di moda tra dive, baci, pianti e party sfrenati fino all’alba.

1. Le lacrime: anche le star piangono. Di brutto. I premi, si sa, commuovono ed emozionano sempre. Ma l’attrice che ha vinto la Palma d’oro a Cannes, Berenice Bejo, proprio non si reggeva in piedi. Tremava, balbettava, piangeva. Non hanno fatto di meglio le due giovanissime protagoniste del film La vie d’Adele di Abdellatif Kechiche, Adele Exarchopoulos e Lea Seydoux, che si sono abbracciate, baciate, e hanno fatto lo stesso con il regista, in un mare di lacrime. Premi a parte, anche un semplice film può far piangere. Lo sa bene Nicole Kidman, che si è dovuta allontanare di corsa dalla sala dove proiettavano lo struggente Le Passè di Asghar Farhadi. Last, but not least, le lacrime più memorabili dell’edizione: Michael Douglas che si commuove, in conferenza stampa, parlando di Behind the Candelabra come la chance di una nuova vita dopo la lotta contro il cancro.

2. I nudi. Da cardiopalma. A parte il nude look, che impazzava in passerella con abiti vedo/non vedo (su tutte, quello di Irina Shayk più sexy che mai), è stata un’edizione all’insegna del nudo. Senza contare il terrificante pene bruciato in primo piano nel film messicano Heli, le sopraccitate Adele & Lea hanno fatto scalpore esibendosi in focose e lunghe scene erotiche lesbo, mostrando fisici giovanissimi e impeccabili. Lo stesso dicasi per la modella Marine Vacht dalla bellezza mozzafiato, anche lei intenta in scene di sesso (etero, stavolta) più esplicite che mai in Jeune & Jolie. Scatenate pure le ragazze (spesso in slip o in minigonne davvero “mini”) di The Bling Ring di Sofia Coppola, su tutte Emma Watson, che si cimenta anche in una scena di lapdance, ricordando a ricordare a tutti che i tempi innocenti di Harry Potter sono più che passati.

3. Apostrofi rosa sul tappeto rosso. Baciarsi davanti ai fotografi è un “must” ormai: da Valeria Golino e Riccardo Scamarcio a Roman Polanski e Emmanuelle Seigner, passando per Valeria Bruni Tedeschi e Louis Garrel (in tutti e tre i casi, è la dama a scoccare un bacio sulla guancia del suo cavaliere). Memorabile il bacio hot di Nicole Kidman e suo marito Keith Urban (con la mano di lui protesa verso il fondoschiena di lei), romantico Adrian Brody a baciare la sua Lara Lieto tenendole il viso, temerario Alec Baldwin che prende in braccio la moglie Hilaria Thomas e le dà un bacio appassionato. Poi ci sono i tradizionali baci lanciati al pubblico, da Sharon Stone a Jessica Chastain e i baci generosi dati ai fan: su tutte, la top model Petra Nemcova si è sporta dal red carpet per baciare un fortunato fotografo.

4. Nello spazio con Di Caprio. A livello di party, il più riuscito è stato senz’altro il gala di beneficienza per festeggiare il ventennale di AmfAR con la smagliante presidentessa Sharon Stone, durante il quale sono stati raccolti ben 25 milioni di dollari di fondi per la lotta contro l’Aids. Tra le cose più strane battute all’asta-record, nella prestigiosa location dell'Hotel Du Cap-Eden-Roc ad Antibes, un concerto privato dei Duran Duran a 400 mila euro, uno stage di calcio con Zinedine Zidane al Real Madrid a 380mila e un viaggio nello spazio insieme a Leonardo Di Caprio, acquistato da un imprenditore russo per 1,5 milioni di dollari.

5. Boutique prese d’assalto. Mentre il festival si apprestava a chiudere i battenti, e le feste sulle spiagge della Croisette scarseggiavano causa maltempo e austerity, anche i negozi si allineavano all’andazzo di chiusura pur di non perdere i propri clienti: camminando in zona porto, tra una boutique e l’altra, c’era chi faceva affari acquistando abitini trendy a 10/20 euro, scarpe al 50% di sconto, borse e magliette con la classica scritta turistica “Cannes” a poco prezzo. Tutt’altri costi per la “boutique offici elle” del festival, dove il marchio originale fa impennare il prezzo di accessori, locandine, matite e gadget vari. Un esempio? La t-shirt con il logo del festival a 35 euro. Eppure venivano presi d’assalto lo stesso: come ogni anno, si fa a gara pur di riportarsi a casa un pezzo del festival più glamour d’Europa.
 

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Claudia Catalli