Pitti Uomo. Il nuovo gentleman? Avanguardia pura
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Pitti Uomo. Il nuovo gentleman? Avanguardia pura

Si sono aperti da qualche ora gli ambiti cancelli delle Fortezza da Basso per una fashion season all'insegna dell'ottimismo

Firenze attende sempre con ansia e trepidazione indescrivibile i giorni di Pitti, cui ruota attorno tutta la moda maschile e, di conseguenza, il jet set nazionale e internazionale. Ed ecco allora che già dalle prime ore di questa mattina, quando si sono aperti i cancelli della Fortezza da Basso, gentlemen in uniforme hanno sfoggiato tutto il loro charme e qualche pezzo che vedremo nei negozi solo a partire dalla prossima primavera estate. Sì, perché l’84esima edizione di Pitti Uomo vede protagonista la prossima bella stagione. E non poteva essere diversamente visto che, meteorologicamente parlando, questa sarà la settimana più calda dell’anno.

Sarà calda anche per quanto riguarda mood e aspettative. Dopo un paio di stagioni sottotono e di cauto ottimismo per via della crisi economica, questa volta, la kermesse parte all’insegna dello stupore e delle grandi aspettative. “Sicuramente gli animi sono molto più positivi che a gennaio e sembra anche che ci sia più gente e più entusiasmo. O almeno questa è la prima impressione”, racconta a Panorama.it Rosetta Santoiemma, Ceo e Co-founder di Al e Ro Design, l’azienda che ha inventato gli occhiali con la montatura interamente in gomma colorata e che quest’anno presenta Coolors una linea di accessori vitaminici per comunicare emozioni.

“In tempi di crisi la migliore decisione che si possa prendere è quella di investire in comunicazione e soprattutto innovazione: una strategia che per noi si è rivelata vincente anche perché non solo crediamo fortemente nelle nostre idee ma puntiamo soprattutto sul made in Italy”. E mai come in questa edizione la sartorialità italiana la fa da padrone. Questa effervescente manifestazione vede protagoniste tre tendenze esclusive: quella dell’uomo classico e tradizionale, che si ispira alla dimensione del viaggio, scoprendo un percorso all’interno della natura e dei suoi elementi; quella dello sportivo sotto il segno della funzionalità e della leggerezza e infine quella dell’uomo avant garde, l’esploratore metropolitano dal forte spirito avventuroso.

Il look più “giovane” è fatto di commistioni military e street: le proporzioni più fitted e scolpite delle giacche sartoriali in lino si abbinano a felpe over dall’effetto used, mentre dettagli sauvage spuntano su T-shirt a stampa in jersey di lino e cotone, mentre maglie a girocollo, cardigan e gilet scoprono tinte accese rubate alla natura. Insomma, parliamo di capi easy-to-wear leggeri e funzionali, da annodare in vita o da infilare last minute in valigia per essere preparati a ogni evenienza.

Capi lineari ma dal tessuto innovativo - effetto gommato, iperlight e waterproof – sono invece l’ideale per uno street-sportswear: non solo si prestano a essere impacchettati grazie a zip interne, ma portano all’estremo la filosofia del double face, oppure si trasformano totalmente. Parka che si convertono in sacchi a pelo, felpe con cappuccio ripiegabili in mini borselli da viaggio, tute che si trasformano in capispalla o borse porta abiti che diventano zaini. Modelli reversibili, completamente diversi all’interno e all’esterno, nei materiali, nei colori e nella vestibilità: perché la multifunzionalità è il nuovo mantra.

L’uomo classico infine si appropria del chiaro accento delle fibre naturali riletto in chiave coloniale. Sotto il segno di una leggerezza unica: completi e giacche iperlight completamente svuotati e slim fit si modellano su tessuti in cotone, misti naturali come cotone-lino e tessuti dai finissaggi “effetto old”.

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Alessia Sironi