Si fa chiamare Caitlyn ed è una donna a tutti gli effetti. La fine della trasformazione di Bruce Jenner in donna è stata immortalata dagli obiettivi di Vanity Fair che ha regalato la copertina ad una bella signora dai lunghi capelli castani stretta in un body perla molto alla Marilyn.
Peccato che quella donna un tempo fosse il campione olimpico Bruce, tutto muscoli e testosterone, orgoglio nazionale con il suo oro a Montreal nel 1976, protagonista addirittura di un film, Jeux de la XXIème olympiade.
Dopo tre mogli e sei figli Bruce ha capito di aver sbagliato tutto nella vita e ha dato un taglio alla sua esistenza da uomo trasformandosi nella sensuale Caitlyn e ammettendo di essersi sempre sentito una donna.
Uno shock etico per l'America più conservatrice che ha lanciato una petizione per far togliere la medaglia assegnata a Bruce.
La richiesta, già sottoscritta da 3.000 persone, parte dal presupposto che una donna non può essere insignita di un titolo maschile visto che l'oro in questione è stato conseguito grazie alla vittoria nel decathlon maschile.
La petizione sta per essere rivolta al Comitato Olimpico Internazionale con questa motivazione: "La signora Jenner dice di aver sempre creduto di essere una donna, quindi, il fatto che una donna abbia gareggiato con gli uomini costituisce una grave violazione del regolamento".
Un sillogismo che, però, non dovrebbe scalfire la liceità del riconoscimento conseguito visto che il Comitato ha una politica piuttosto progressista in merito e accetta gli atleti transessuali, si legge nel regolamento, "Ammesso che abbiano subito interventi di riassegnazione del sesso, abbiano fatto la terapia ormonale per almeno due anni, e che il cambiamento di genere sia stato legalmente riconosciuto". A quel tempo, poi, Bruce era serenamente un uomo e quindi nessuna contraddizione di genere dovrebbe essere sollevata.
Intanto, a fronte dei 3.000 firmatari sono 2,5 i milioni di persone che, in pochi giorni, hanno deciso di seguire il nuovo profilo Twitter di Caitlyn.
