Vinitaly 2016
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Lifestyle

Vinitaly 2016: 5 cose da fare e da vedere

Dalle degustazioni culto agli eventi imperdibili fino al food truck gourmet

Tutto su Vinitaly 2016

Vinitaly 2016 Sergio MattarellaIl presidente Sergio Mattarella e il governatore del Veneto Luca ZaiaAnsa

Compie cinquant’anni e fa le cose in grande Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati inaugurato ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fino al 13 aprile alla Fiera di Verona (100 mila metri quadrati di superficie espositiva, 1.600 in più rispetto al 2015), centinaia di produttori si ritrovano per discutere e approfondire i temi di quest'anno, ovvero la deontologia della produzione, l’esplorazione dei migliori vini stranieri e l’export. E soprattutto per degustare e scoprire il meglio della produzione vitivinicola italiana. Ecco 5 cose da fare e da vedere. 

5 vini per i 50 anni di Vinitaly

Vinitaly 2016 vini degustazioniLe degustazioni guidate sono uno dei momenti imperdibili dell'evento Ansa

Vinitaly spegne quest’anno le sue prime cinquanta candeline e la festa si declina in tanti appuntamenti davvero unici. Tra quelli davvero imperdibili, c’è I 50 anni di Vinitaly in 5 vini (martedì 12 aprile alle 15, Sala Argento; costo: 40 euro), realizzato in collaborazione con l’Ais, Associazione Italiana Sommelier, che proporrà le vecchie annate firmate dai grandi del vino italiano. In degustazione ci saranno: Amarone Bertani, 1967; Rubesco Riserva Lungarotti 1977; Flaccianello della Pieve di Fontodi 1987; Montepulciano d’Abruzzo Riserva di Emidio Pepe 1997; Barolo Percristina di Domenico Clerico 2007. Un appuntamento per intenditori (ma non solo).

Tutti i vini del mondo

Vinitaly 2016 viniVini da tutto il mondo a Vinitaly 2016Ansa

Sì, ci sono i vini italiani e quelli francesi, ma c’è una quota sempre crescente di produttori di tutto il mondo che vale la pena di conoscere e scoprire. L’appuntamento per i più curiosi è al padiglione Vininternational, che ospita etichette e imprenditori internazionali. Compresi quelli cinesi che, come forse non tutti sanno, vantano una produzione vinicola di lunghissima tradizione (a partire dalla dinastia Tang dal 600 al 900 d.C). Il gigante asiatico oggi è il settimo produttore mondiale e da più di dieci anni molti imprenditori sono impegnati a produrre vini cinesi di qualità. Martedì 12 alle ore 15 sarà possibile degustare otto vini cinesi, per capirne le potenzialità, la qualità e la biodiversità.

Il "fuorisalone" tra vini bio e foodtruck gourmet

Arena-veronaL'Arena di Verona sede di una delle stagioni liriche estive più famose del mondoGettyImages

La grande novità dell'edizione 2016? Il “fuorisalone” che coinvolge diversi luoghi simbolo della città, da Piazza Bra (quella dell’Arena), dove partono diversi itinerari tra arte e sapori, a Piazza dei Signori che ospita degustazioni di vino e specialità gastronomiche regionali. Tra le tappe obbligatorie di Vinitaly and The City, questo è il nome dell’evento, c’è anche l’Arsenale di Verona, con Bio Wine & Streetfood Lovers: Biologic propone infatti degustazioni di vini biologici e biodinamici accompagnati dalla cucina più in smart del momento, il food truck gourmet. Sulla cima della Torre dei Lamberti sarà invece possibile degustare le grandi etichette italiane godendosi anche una veduta unica sulla città e sul territorio. 

Non solo vino

Vinitaly ospita quest'anno oltre 30 aziende che producono birra

Oltre al vino c’è di più, ovvero tutto il mondo delle eccellenze e dei prodotti cult. Come la birra, con 15 aziende del settore e un totale di 30 birrifici, tutti sotto l’egida di AssoBirra (Associazione dei Produttori della Birra e del Malto), che gestirà uno spazio di oltre 400 mq. Il padiglione 8 ospita invece il variegato mondo del biologico con Vinitaly Bio, un tuffo nella qualità italiana dall’olio, ai distillati fino alle degustazioni degli speciality coffee

La carica degli chef stellati

Valeria Piccini che due stelle MichelinLa chef bistellata Valeria PicciniEnrica Della Martira

Tra premi, incontri e degustazioni ce n’è davvero per tutti i gusti. Con un’infornata di chef davvero imponente. La cucina d’autore si trova al primo piano del Palaexpo, che celebra ogni giorno l'incontro tra vino e grandi piatti, con un parterre di cuochi che va da Roberto Conti del Ristorante Trussardi di Milano a Gaetano Trovato di Arnorfo, a Colle Val d’Elsa (Siena). Ma gli chef stellati sono protagonisti in diversi stand, come il giovane e lanciatissimo Lorenzo Cogo di El Coq, a Marano Vicentino, che proporrà le sue creazioni culinarie studiate in abbinamento con le pregiate bollicine Mionetto (Pad. 4 - Stand B3). La chef bistellata Valeria Piccini, del ristorante Caino di Montemerano (in provincia di Grosseto) sarà invece allo spazio della Famiglia Cecchi (Pad. 7 – Stand D4). L’azienda vinicola presenterà il nuovo Maremma Toscana Doc dei vini della Tenuta Val delle Rose e la chef proporrà alcuni golosissimi assaggi, dal panino con il lampredotto al minestrone di primavera con crostini di caprino.

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Francesco Canino