Natale, i bambini buoni si riconoscono dal nome
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Natale, i bambini buoni si riconoscono dal nome

Una ricerca spiega il legame diretto tra il nome di una persona e il suo comportamento

Ti chiami Anna, Millie, Harry o Ryan? Bene, allora la probabilità di ricevere regali a Natale è molto più alta. Al contrario, vita dura per chi si chiama Joseph, Leah, Eleanor, Abigail o James. Di sicuro a "guadagnarci" è Babbo Natale che, a quanto pare, non dovrà più verificare se i bambini si sono comportati bene, per decidere se portare loro dei doni con la sua slitta: secondo una ricerca, condotta da Schoolstickers.com, esiste un legame diretto tra il nome che si ha e il proprio comportamento.

L'azienda, produttrice di adesivi per la scuola utilizzatissimi nel mondo anglosassone per "premiare" il comportamento degli alunni in classe, motivandoli o ammonendoli a migliorare o a comportasi in modo più educato, ha stilato un vero e proprio elenco di nomi di bambini che risultano statisticamente più "buoni". Naturalmente c'è anche la lista di quelli "monelli". Eccola.


Ecco l'elenco dei nomi, suddivisi tra "buoni" e "cattivi"Mailonline.uk.com

Insomma, se Santa Claus potrà (forse) scegliere a chi portare i doni semplicemente leggendo la firma delle letterine. Tra le femmine, in particolare, ecco che tutte le bimbe che si chiamano Courtney, Millie, Mia e Grace potranno star tranquille di trovare doni sotto l'albero, così come i maschietti che si chiamano Harry, Ryan, Lewis e Ben. Peggio andrà per le varie Leah, Eleanor, Jasmine, Abigail o Loivia, e tra i maschi Joseph, James, Joshua, Luke e Samuel: per loro, che figurano nell'elenco dei "cattivi", si annuncia un Natale all'insegna del carbone.

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Eleonora Lorusso