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I migliori eventi dell'autunno 2019

Cinema, teatro, musica e musical, mostre. Abbiamo scelto per voi gli appuntamenti da non perdere nei prossimi mesi

Fate largo ai senatori, lasciate spazio nel calendario per i veterani delle scene. Sarà un autunno di grandi ritorni, un’invasione di mattatori storici che reclameranno d’imperio il posto d’onore sotto i riflettori. A cominciare da Arnold Schwarzenegger, che a 72 anni suonati riattaccherà a sparare all’impazzata in Terminator: Destino oscuro, dal 31 ottobre in sala con l’apoteosi del vecchietto agguerrito. Altrettanto pugnace sarà Sylvester Stallone, di 12 mesi più anziano del collega, armato di coltellaccio, fucile e persino arco e frecce nei panni di Rambo, capitolo quinto della saga in uscita il 14 novembre. Sottotitolo: Last blood. Perché sì, sarà la solita lotta all’ultimo sangue. Le uniche armi di Renato Zero, in tour da novembre per presentare il nuovo album, saranno quelle di sempre: un microfono e poesie in note. Ligabue rimarrà defilato dietro le quinte, firmando i brani e la direzione creativa del musical Balliamo sul mondo, mentre David Guetta, il nonno dei deejay più in forma di tanti ragazzini palestrati, andrà ad agitarsi in console. E poi ecco Sting a strimpellare al basso, icone in mostra come Frida Kahlo o Andy Warhol pronte a ipnotizzare gli occhi con la loro arte. Panorama ha scelto il meglio da non perdere in Italia nei prossimi mesi mescolando classici e debutti, esordi ed evergreen. Talenti da scoprire e, soprattutto, riscoprire.

Cinema

Si prevedono intasamenti poco aristocratici, battaglioni di fan in fila scomposta al botteghino per Downton Abbey (24 ottobre), l’approdo sul grande schermo della serie tv di culto sui capricci della nobiltà britannica. Ma la prossima sarà, soprattutto, una stagione di cattivi e cattivissimi: un viaggio alle origini di Joker (3 ottobre), il nemico più riuscito e complesso di Batman, interpretato da un maestoso Joaquin Phoenix. E poi il secondo capitolo di Maleficent (17 ottobre), la signora del male disneyana con il volto e le curve di Angelina Jolie. Tanto fiele richiede una cura a base di eroi: un Brad Pitt in versione astronauta in Ad Astra (26 settembre), affiancato da un cast stellare (Tommy Lee Jones, Liv Tyler e Donald Sutherland); un Will Smith contro Will Smith. Già, perché in Gemini man (10 ottobre), a sfidare il protagonista sarà un giovane clone di sé stesso. A dirigere, il maestro Ang Lee. Ma i veri botti risuoneranno in sala, come da copione, verso fine anno: antipasto per i più piccoli con il ritorno di Frozen (27 novembre), conto alla rovescia per Star Wars: L’ascesa di Skywalker (il 18 dicembre). Il buffet d’emozioni esonda a Natale, con Roberto Benigni che stavolta fa Geppetto nel Pinocchio di Matteo Garrone e con Cats, il leggendario musical diventato film. Nel cast dei gatti ballerini antropomorfi, altri due nomi nobili di sangue britannico: Ian McKellen e Judi Dench.

Teatro e musical

Due i filoni principali: classicissimi e titoli pop che di più non si può. Nella prima scia, il Don Carlo di Giuseppe Verdi, al teatro la Fenice di Venezia (dal 24 novembre). L’allestimento è firmato dal canadese Robert Carsen, un veterano del genere, una garanzia d’intensità. Sempre Carsen sarà il regista dell’Idomeneo, re di Creta, capolavoro di Mozart che svetta nel cartellone del teatro dell’Opera di Roma (dall’8 novembre). Sulla stessa linea la Tosca di Puccini nella nuova produzione di Davide Livermore, alla Scala di Milano (serata inaugurale il 7 dicembre). Nel secondo solco, le acrobazie funamboliche del Cirque du Soleil, nell’ennesimo allestimento onirico che fa riscoprire il piacere di tenere il naso all’insù. Lo spettacolo si chiama Corteo e debutta a Torino (dal 26 settembre), poi fa il nomade tra Milano, Bologna e Pesaro. Non è uno show nuovissimo, anzi conta circa 15 anni di vita, però è tra i più apprezzati della compagnia, con 8 milioni di spettatori all’attivo in 19 Paesi di 4 continenti. Ed è al debutto in Italia. Al centro della storia un clown che immagina il suo funerale, ma lo slancio della sua fantasia smorzerà la tristezza trasformandola in un tripudio carnevalesco. Lato musical, dopo gli stadi e i palazzetti, Ligabue è pronto a prendersi anche il teatro con Balliamo sul mondo, al Nazionale di Milano (dal 26 settembre). Rivive il Bar Mario, ritrovo simbolo della poetica del rocker emiliano. Al Brancaccio di Roma ci sono invece lampade, geni, atmosfere mediorientali e strizzate d’occhio a Bollywood in Aladin – Il musical geniale (dal 2 ottobre). Chi preferisce le favole senza tempo, alla Fabbrica del vapore di Milano può godersi Charlie e la fabbrica di cioccolato (dall’8 novembre). Per ridere si va sul sicuro affidandosi alle gag del duo comico Pio e Amedeo, su due palcoscenici d’eccezione: al Teatro Antico di Taormina (il 21 settembre) e all’Arena di Verona (il 23 settembre) porteranno «La classe non è qua». In coda al 2019, l’appuntamento è al teatro Regio di Torino (dal 29 dicembre) con Roberto Bolle and friends: un gala di danza al quale la carismatica étoile nostrana sta invitando i principali nomi del balletto internazionale. Regalando al pubblico l’occasione per salutare l’anno in punta di piedi.

Musica

La roadmap è chiara: a ottobre uscirà il suo manifesto contro la normalità, il disco di inediti Zero il folle. Poi, giusto il cambio di un articolo e chiamerà a raccolta le folle: dall’1 novembre Renato Zero tornerà in tour per presentare il nuovo album e cantare tutti i suoi successi. Si comincia da Roma, poi Firenze, Mantova, Pesaro, Livorno e un lungo elenco di tappe che toccheranno tutta la Penisola, incluse Eboli (Salerno) e Bari. Stesso discorso per Coez, talento ormai consolidato del nostro panorama musicale. Avvio lussuoso all’Arena di Verona (il 29 settembre), spola da Nord a Sud, da Torino ad Acireale. La data del 27 ottobre al Mediolanum Forum è già sold-out, è stato aggiunto un raddoppio il 26 novembre. Da Acireale parte invece Fabrizio Moro (dal 12 ottobre), mentre si rivede sul palco Piero Pelù, che inizia dall’Atlantico di Roma (il 13 novembre). Come stelle internazionali c’è un poker di proposte, si tratta giusto di decidere se preferite scatenarvi o rilassarvi. Nel primo caso, puntate su The Chemical Brothers (ad Assago il 16 novembre, il giorno dopo a Livorno): sulla hit psichedelica Hey Boy Hey Girl vengono giù i palazzetti. Per continuare a ballare segnatevi l’unica data italiana del Re Sole della dance, sua maestà David Guetta. Niente club per lui, ma l’intera Unipol Arena di Casalecchio di Reno, vicino Bologna (l’1 dicembre). Qui, tredici giorni più tardi (il 14 dicembre, il 15 invece ad Assago) approderà Bryan Adams: sarà quasi inverno, la Summer of ‘69 (suo tormentone) sembrerà un ricordo un po’ sbiadito, ma dal vivo la nostalgia suona a meraviglia. Come i campi d’oro, i Fields of gold di un altro maestro delle note: Sting, che dal maggio del 2020 metterà radici a Las Vegas. Nell’attesa è impegnato in un giro del mondo che tocca anche Milano (il 29 ottobre). Settembre sarà invece il mese delle coppie, tutt’altro che strane, anzi speciali: Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo all’Arena Flegrea di Napoli (dal 20 settembre), per tre serate che sanciranno un trionfo della melodia partenopea. In un’altra Arena, quella di Verona (il 25 settembre) si chiuderà invece il primo tour di Raf e Umberto Tozzi. E se vi tornasse la voglia di pilastri della musica nostrana, basta attendere Santo Stefano: il 26 dicembre, all’Auditorium di Roma, divideranno i riflettori Alex Britti e Max Gazzè. Due voci sono meglio di una.

Mostre

Un calendario ricchissimo, da smarrirsi nella scelta. Si comincia a Milano, a Palazzo Reale (dal 25 settembre), con De Chirico. La promessa è un labirinto tra gli enigmi e i misteri della sua pittura. Le opere arrivano dal Met di New York, la Tate di Londra e altri tra i principali musei internazionali. Il giorno dopo, al Chiostro del Bramente di Roma, si apre la prima esibizione corale italiana di due maestri dell’arte contemporanea, Francis Bacon e Lucian Freud. Sempre il 26 settembre, alla Basilica della Pietrasanta di Napoli, parte la mostra dedicata al genio pop di Andy Warhol, con un’intera sezione sull’Italia e la città partenopea (ci sarà anche quel «Vesuvius» che, con le sue policromie, è ambasciatore dell’esuberanza campana nel mondo). A Firenze, a Palazzo Strozzi (dal 28 settembre), sarà celebrata Natalia Goncharova, anticonformista figura femminile dell’arte del Novecento. Censurata ieri come oggi per i suoi nudi femminili: nel 1910 in Russia, pochi giorni fa da Instagram. Il social network avrebbe bloccato la pubblicazione di un video della mostra per i contenuti senza veli contrari alle policy della piattaforma. Allo Spazio Eventi Tirso di Roma (dal 12 ottobre) la nudità sarà invece meno letterale: si potrà esplorare l’universo privato, intimo, di Frida Kahlo. Il titolo è promettente: «Il caos dentro». Di contaminazioni e incroci tra linguaggi espressivi in apparenza distanti si occupa Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea, in programma a Palazzo Roverella a Rovigo (dal 28 settembre). A Merano, presso l’Edificio Cassa di Risparmio (dall’11 ottobre) si esplorano altri e alti orizzonti con Design from the Alps: un cammino in oltre 100 pezzi lungo la storia del design di montagna. Una settimana esatta prima, al Palazzo delle Paure di Lecco arrivano i rivoluzionari del pennello, I macchiaioli; dal 16 novembre, al Palazzo della Gran Guardia di Verona, scocca Il tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky. Capolavori della Fondazione Maeght. Una monografica dedicata all’estro di Alberto Giacometti affiancato dai lavori di Chagall e Kandinsky, più Braque e Miró. Gravitavano tutti intorno alla Parigi di metà del Novecento, si ritroveranno presto in Veneto attraverso le loro opere. E sempre a proposito della Ville Lumière, per chi cerca suggestioni artistiche fuori dai confini nostrani c’è un cofanetto di Boscolo Gift in edizione limitata (anzi, «limitatissima» assicurano dalla compagnia), che va dall’8 al 10 novembre e permette di visitare la mostra fotografica Paris Photo. Il pacchetto comprende due notti per due persone con colazione inclusa e varie esperienze. Qui tutti i dettagli.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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