Maturità 2016: cinque consigli per l'ultimo ripasso
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Maturità 2016: cinque consigli per l'ultimo ripasso

Manca una settimana all'inizio delle prove ed è tempo degli ultimi ritocchi per la preparazione

1. Organizzazione

E' fondamentale per affrontare un momento stressante della propria vita essere organizzati. Anche nello studio distribuire bene energia e tempo è essenziale specie quando la tensione aumenta mentre diminuiscono le ore che separano dalla temutissima prova di maturità.

2. Il mattino ha l'oro in bocca

Alcuni studenti aspettano di entrare in aula per svolgere gli esami di maturità 2015 al liceo Visconti di Roma, 17 giugno 2015. ANSA/CLAUDIO PERI

Tra prove scritte e orali, tesine e lacune varie bisogna essere logici e metodici nell'impostare la giornata. Appena svegli si è più freschi ed è tempo, quindi, di affrontare le lacune e di cercare di colmare i buchi rimasti dal programma.

Sì anche alle versioni di prova o alle simulazioni dei test scientifici per sfruttare la lucidità delle prime ore del giorno appieno. Dopo pranzo bene un breve riposino e poi via con il ripasso per gli orali.

3. Largo agli appunti

Studenti del Liceo 'Malpighi' affrontano la prima prova scritta degli esami di maturità, Bologna, 17 giugno 2015. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

A una settimana dall'inizio delle prove è inutile perdersi tra centinaia di pagine di libri. E' fondamentale, invece, prendere in mano appunti e schemini colorati (che nel frattempo devono essere stati fatti) per mettere a fuoco i punti salienti delle lezioni e ripetere ad alta voce in maniera fluida e discorsiva come se si avessero davanti i professori e senza che la ripetizione sia "A pappardella". I prof si accorgono della differenza tra recita mnemonica e intelligenza nello sviluppo di un discorso.

4. Gli errori da evitare

Anche se manca poco all'ora X ci sono degli errori e delle overdose da ripasso da evitare. No a litri di caffè; no alle notti insonni ripetendo in maniera maniacale il programma fino allo sfinimento.

Le maratone fanno male alla salute e rischiano di essere controproducenti così come la paura che blocca il cervello e intorpidisce i sensi.

Bisogna prenderla con filosofia e a un certo punto avere il coraggio di chiudere tutto e dire: vada come vada.

5. Trattarsi bene

E' vietato arrivare alla maturità stremati e con le occhiaia. Davanti alla prova più importante della propria prima giovinezza bisogna giungere in forma e scattanti.

Nei giorni precedenti, quindi, sì alle passeggiate e alle pause tra un ripasso e l'altro. Bene lo studio in compagnia (basta che non sia dispersivo) e largo alle piccole coccole quotidiane: un buon bagno, un massaggio o una tazza di the rappresentano una pausa fondamentale e produttiva che, al fine del rendimento, può essere più efficace di una notte insonne.

A volte è meglio studiare meno ore ma con più lucidità e metodo piuttosto che perdere l'intero giorno con la faccia sui libri ma la testa altrove

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Barbara Massaro