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Le web bufale della settimana - Ep. 77

Le notizie più assurde apparse in Rete negli ultimi 7 giorni

1. Le donazioni bufala per il centro Italia

Il presidente Donald Trump mentre pronuncia il suo discorso inaugurale al Campidoglio il 20 gennaio 2017, Washington, DCAlex Wong / Getty Images

Venti milioni di euro dal Presidente Usa Donald Trump, ben 100 da Silvio Berlusconi, 75 da Putin e addirittura 40 da Papa Francesco.

Sono i numeri delle donazioni bufala a favore del centro Italia che questa settimana hanno tenuto banco sui social. Decine di post pishing sono stati condivisi sui social a favore di una macabra asta acchiappaclic tedofora solo di bufale.

Nessuna di queste persone ha donato soldi per la ricostruzione o se lo ha fatto è stato senza pubbliche dichiarazioni o interviste mezzo stampa. Gli unici che, con simili false notizie guadagnano sulla tragedia dell'Italia centrale sono i soliti diffusori di bufale che per qualche clic in più sono pronti a lucrare anche sulle tragedie.

2. L'angelo della speranza

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Un paio di giorni dopo la tragedia di Rigopiano sulle bacheche social di molti utenti è iniziata a rimbalzare la foto di questa nuvola rosa a forma di angelo.

Secondo Giornale Italiano sarebbe comparsa nei cieli abruzzesi e sarebbe un messaggio divino per mantenere fede e speranza. In realtà si tratta di un falso. O meglio, la nuvola è vera ma la foto circola almeno dal 2013 e viene riutilizzata per questa o quella occasione con lo scopo di alimentare false credenze e messaggi divini quando si tratta di una semplice nuvoletta che, casualmente, ricalca le fattezze di un angelo. Credere è lecito, ma farsi ingannare dalle bufale che corrono sui social network no.

3. Patente gratis per gli immigrati

La patente gratis agli immigratiLa patente gratis agli immigratiFacebook

"Mentre eravamo tutti distratti dal terremoto il Parlamento ha votato per l'ottenimento gratis della patente per tutti gli immigrati con 30 punti disponibili invece di 20". A fronte di una simile bufala così palese e didascalica viene da chiedersi come possa essere che, ancora oggi, ci sia gente che ci caschi; ma così è. Ignoranza, bisogno di puntare il dito contro l'uomo nero e violazione dei diritti da parte dei soliti potenti sono i tre cavalieri che guidano l'armata delle bufale social.

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Barbara Massaro