Italiani: tatuati e contenti
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Italiani: tatuati e contenti

Sono 7 milioni i cittadini che sfoggiano con fierezza un tatuaggio sul proprio corpo

Date di nascita, nomi, aforismi, animali, squadre di calcio e persino immagini sacre. Gli italiani, da tempo, hanno deciso di trasformare la propria pelle in una sorta di diario di immagini e simboli della propria esistenza e hanno adottato il tatuaggio come strumento per non dimenticare e per eternizzare un fatto, una passione o una persona.

Pare, infatti, che in Italia il boom dei tatoo non conosca crisi e che, anzi, aumenti il numero di coloro che sono tatuati e felici. L'Istituto Superiore di Sanità ha commissionato un'indagine per mappare la demografia di coloro che si fanno marchiare la pelle.

L'analisi è stata effettuata in collaborazione con l'IPR marketing su un campione di quasi 8000 persone rappresentativo della popolazione italiana dai dodici anni in su.

In Italia, al momento, sono in sette milioni ad essere tatuati, circa il 12,8% dell'intera popolazione. La fascia più "disegnata" è quella che va dai 35 ai 45 anni (29,9%) con una maggior diffusione tra le donne (13,8% delle intervistate) rispetto agli uomini (11,7%).

Notevole anche la percentuale di minorenni che si rivolge al tatuatore con il consenso dei genitori. Si parla del 7,7% del totale.

Una passione, quella per le decorazioni ad inchiostro indelebile, che non conosce pentimento. La maggior parte delle persone, infatti, si dice soddisfatta del tatuaggio (il 92,2%), e solo il 4,3% degli intervistati ha dichiarato di aver rimosso un tatoo a causa di un pentimento tardivo. Tuttavia esiste un 17,2% della popolazione tatuata che vorrebbe togliersi il disegno anche se ancora non lo ha fatto.

Marte e Venere funzionano in maniera diversa anche in fatto di tatuaggi. Gli uomini, infatti, preferiscono tatuarsi braccia, spalla e gambe; le donne soprattutto schiena piedi e caviglie.

Un tatuato su quattro (25,1%) risiede nel Nord Italia, il 30,7% ha una laurea e il 63,1 % lavora. Il 76.1% dei tatuati si è rivolto ad un centro specializzato di tatuaggi e il 9,1% ad un centro estetico. A preoccupare però è quel 13,4% che si è fatto tatuare al di fuori dei centri autorizzati con gravi, e sottovalutati, rischi per la salute. 

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Barbara Massaro