Pianto neonato
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Il nuovo primato dei bebè italiani

Insieme ai neonati inglesi e canadesi sono tra coloro che piangono di più durante i primi mesi di vita

L'iconografica immagine del bebè che riposa sereno nella sua culla con i pugnetti chiusi e l'aria placida è quanto di più lontano esista da una realtà che solo i neo genitori conoscono molto bene. I neonati piangono. Tanto. Sempre.

La ricerca inglese

A prendere il cronometro in mano per misurare il tempo che un bimbo di poche settimane trascorre con le lacrime agli occhi è stato un team di studiosi dell'Università di Warwick che ha pubblicato i risultati dello studio sul The Journal of Pediatrics.

 A conti fatti, nelle prime sei settimane di vita, i bambini piangono tra i 117 e i 133 minuti al giorno, mentre tra le 10 e le 12 settimane la media della durata complessiva del pianto scende a 68 minuti.

I dati

I dati riguardano circa 8700 bambini provenienti da diversi Paesi al mondo. Una raccolta che ha messo insieme una trentina di studi precedenti confrontando metodi di allattamento, cura del sonno, coccole e routine.

E' stato stabilito uno standard di normalità sopra il quale il pianto viene considerato patologico: i bambini che nelle prime tre settimane piangono più di tre ore di fila per tre giorni consecutivi sono considerati fuori dagli standard.

Il podio

A quanto pare i più piagnoni al mondo sono i bebè inglesi che trascorrono il 28% delle loro prime settimane di vita piangendo inconsolabili. A ruota seguono i canadesi, mentre la medaglia di bronzo è per i bebè italiani che allietano le giornate dei genitori piangendo per il 20% del tempo.

La buona notizia è che dopo le prime tre settimane il tempo del pianto ininterrotto (spesso dovuto alle coliche) si riduce di molto e i neonati iniziano a prendere i propri ritmi, la routine e la capacità di consolarsi da sè. La cattiva è che tre settimane di pianto di bebè sono un tempo infinito.


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Barbara Massaro