Doppiopetto anti-proiettile
Garrison Bespoke
Lifestyle

Doppiopetto anti-proiettile

Avrebbe sedotto James Bond, ma anche Al Capone l'abito per gli uomini d'affari estremi

Sicuri, ma con classe. Se si è degli uomini d'affari ad alto livello e si lavora in zone a rischio (Sud Africa, Medio Oriente) e in settori difficili come quello petrolifero, o di commercio di gioielli, diamanti o farmaci, potrebbe capitare, nel corso della vita, di pestare i piedi agli interessi di qualcuno. E se quel qualcuno è un losco figuro, la vita dell'indefesso manager sarebbe a rischio.

Certo, presentarsi alle riunioni di lavoro con indosso un giubbotto anti proiettile, non sarebbe per niente chic e potrebbe allarmare gli astanti. A risolvere questo problema ci ha pensato la sartoria canadese Garrison Bespoke   che si è inventata un capo di alta sartoria che nasconde nella sua tessitura notubi di carbonio anti proiettile. Abiti dei quali si innamorerebbe James Bond che potrebbe sfoggiare doppio petto da urlo e, nello stesso tempo, a prova di criminale. 

Un abito costruito in questa maniera costa circa 20mila dollari e per ora ne sono stati già venduti due (uno, si dice, al capo di una Nazione), mentre altri 12 sono già stati ordinati e sono in fase di completamento. Il capo "dura" cinque anni, dopodichè non è più garantita la sicurezza totale del materiale. 

"Si adoperano gli stessi nanotubi di carbonio progettati per le uniformi dei soldati americani in Iraq - fanno sapere dalla sartoria canadese -  Ma il materiale impiegato per realizzare il vestito è molto più sottile e flessibile, e il 50% più leggero del Kevlar" cioè quel materiale comunemente adoperato nei giubbotti antiproiettile. Il vestito, in pratica, funzionerebbe come "uno scudo, coi nanotubi nel tessuto che si induriscono per impedire a una qualsiasi forza esterna di passarvi attraverso".

Perfetto nei confronti delle pallottole è anche sicuro in caso si venisse colpiti da lame. Per convincere i possibili clienti gli addetto alla vendita mostrano una sorta di tutorial dove si vedono dei manichini che subiscono attacchi di tutto rispetto rimanendo illesi nella loro bella giacca.

L'idea alla base del progetto la spiega alla rivista Smithsonian David Tran, responsabile dei progetti speciali della sartoria: "Quando uno dei nostri clienti ci ha raccontato di essersi trovato in una situazione in cui gli hanno sparato ed è sopravvissuto a stento, ci ha fatto riflettere su quanto avremmo potuto fare dal canto nostro per dare una mano".

Ecco così che sono nati questi abiti, contemporanei, leggeri, eleganti, ma a prova di malavitoso. Chissà, però, cosa ne avrebbero pensato Al Capone, Tony Montana o Pablo Escobar: delinquenti chic che, probabilmente, si sarebbero candidati anche loro ad essere facoltosi clienti della sartoria canadese

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Barbara Pepi