Giornata mondiale della lentezza
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Giornata della Lentezza: tutti in bici da Milano a Parigi

Un esercito di "lenti" in marcia per 1.000 km fino alla capitale francese

Lenti, ma non indolenti. Insomma, non amano la velocità, ma non dicono di no alla fatica, visto che la meta scelta quest'anno per celebrare la Giornata Mondiale della Lentezza, in programma il 12 maggio, è Parigi. La partenza, però, avviene oggi da Milano , dunque per raggiungere il luogo del maxiraduno si dovranno percorrere ben 1.000 chilometri, metro più metro meno. Ma siccome lentezza, tranquillità e calma sono le parole d'ordine, l'esercito degli amanti della vita slow si sono dati tempo fino al 18 di maggio per raggiungere appunto Parigi.

La maggior parte lo farà in bicicletta, ma non sono disdegnati altri modi e mezzi per coprire il percorso, a patto che la velocità sia bandita. L'orario della partenza? Di tutto rispetto per chi non ama le sveglie ad ore antelucane: il ritrovo infatti è stato fissato per le 12. L'obiettivo degli organizzatori dell'insolita "sgambata" è quello di spronare tutti a modificare le proprie abitudini e stili di vita, troppo frenetici e all'insegna di ritmi affannosi. Rallentare, insomma, è la parola d'ordine, per recuperare il gusto della vita e lasciare un po' di posto anche alla riflessione.

Ad organizzare il raduno parigino è infatti una onlus, Vivere con Lentezza , i cui appartenenti si autodefiniscono "Filosofi della Riflessione": tra gli obiettivi anche quello di raccogliere fondi e incontrare ragazzi che vivono situazioni di disagio, ma anche premiare coloro che trovano modi nuovi per recuperare un modo di vivere più vicino ai ritmi naturali. Per questo all'arrivo parigino, all'Arc de Triomphe, sarà consegnato un premio a chi si è distinto proprio in questo ambito. E se il 12 aprile c'è già stato lo Slow Art Day , a testimoniare il fascino di un certo sapore antico ci sarà anche il fondatore di L'Arte del Vivere con Letezza Onlus, Bruno Contigiani, che percorrerà i 1.000 km in sella ad una bici da turismo Peugeot del 1982.

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Eleonora Lorusso