Fenomeno Food Blogger. Tutto sulla moda della cucina in rete
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Fenomeno Food Blogger. Tutto sulla moda della cucina in rete

C'è chi prepara primi piatti, chi ricette per intolleranti e chi suggerisce ristò-chic. E' il fenomeno pop del momento

Da fenomeno di nicchia a movimento ultra pop. La moda del food contamina in maniera esponenziale tutti i mezzi di comunicazione ma è sul web che dilaga in maniera esponenziale: non esiste un censimento preciso, ma si stima che solo in Italia ci siano oltre tremila blog dedicati al cibo.

Il segreto del successo? Cercare di distinguersi puntando su un tema – ricette low cost, ingredienti a km 0 o piatti a misura di bambino – e poi espandersi in maniera virale sui social network, vera cassa di risonanza dei food blog. Per qualcuno è solo una trasposizione 2.0 del vecchio ricettario della nonna, ma in fondo è molto di più: vetrina delle proprie abilità culinarie, voglia di comunicare, capacità di fondere passione e business.

Perché se per molti il food blogging è solo un hobby, per pochissimi si è trasformato in lavoro fatto di consulenze per le aziende, show cooking, corsi di cucina e pubblicazione di libri. Nel mare magnum dei food blog, Panorama.it ne ha scelti dieci tra i più curiosi e originali.

FORNELLI IN RETE. E’ il titolo del libro della giornalista Francesca Martinengo, edito da Malvarosa. “E’ un’istantanea di un fenomeno, per altro sempre più complesso, che in Italia è arrivato nel 2000 – spiega l’autrice – Ne ho scelti una sessantina, da nord a sud della Penisola, e c’è di tutto: chi cucina in coppia, chi propone ricette per chi ha problemi d’intolleranze alimentari, chi prepara primi piatti”. Perché specializzarsi su un tema è fondamentale: significa distinguersi dagli altri e qualche volta spiccare il volo. “Ma sono pochissime le food blogger che fanno solo questo di lavoro: la maggioranza sono donne che lavorando tutto il giorno, poi arrivano a casa, si mettono ai fornelli per sperimentare e poi fotografano e condividono le ricette sul blog”. Il food blog è donna? “All’80% sì, ma negli ultimi anni è cresciuto di molto il numero degli uomini che ne hanno aperto uno”. C’è chi dice che il mercato sia saturo e la parabola discendente: è davvero così? “Impossibile fare previsioni con esattezza. L’evoluzione è continua: vince chi si adatta e ci mette quel quid in più”.

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Francesco Canino