Erasmus, boom di viaggi extra UE
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Erasmus, boom di viaggi extra UE

Bilancio più che positivo del primo anno fuori dall'Europa per gli studenti viaggiatori

Dal 1987 a oggi il progetto Erasmus è stato il sogno di buona parte degli studenti europei. Un anno all'estero a studiare, a vivere esperienze nuove, a imparare e a crescere più di quanto non si faccia nella scuola tradizionale. Da un anno a questa parte il tradizionale Erasmus ha messo le ali ai piedi ed è uscito dall'Europa con un bilancio più che positivo. A tirare le somme è stata Erasmus+Indire.

Nell'anno accademico 2015-2016, sono state 2.489 le persone che hanno aderito al progetto, sulle 8.983 richieste di mobilità.

1.210 i ragazzi in arrivo e 458 quelli diretti fuori dall'Europa. Al loro fianco anche i docenti: 320 in ingresso e 277 in partenza.

La maggior parte delle partenze per studio ha interessato i paesi del Mediterraneo, poi quelli dei Balcani occidentali e del partenariato orientale, tra cui Armenia, Bielorussia e Georgia 

In Italia, le università che ricevono il maggior numero di richieste da parte degli studenti stranieri sono innanzitutto La Sapienza di Roma, a cui fanno seguito l'Università degli studi di Milano, l'Alma Mater di Bologna, l'università di Padova e il Politecnico di Torino.

Mentre le università italiane in cui c'è il maggior numero di richieste per partire e raggiungere atenei extra Ue sono l'Alma Mater, la Cà Foscari di Venezia, l'Università della Tuscia, il Politecnico di Milano e l'Università di Parma.

Il progetto, ora, è in forte espansione: per il secondo anno, il 2016-17, saranno infatti 1.986 i ragazzi che arriveranno dai paesi fuori dall'Europa e 1.116 quelli che partiranno. Il budget riservato all'Italia sarà quindi incrementato del 13%, anche per offrire maggiori opportunità in vista dell'apertura ai paesi dell'area africana, caraibica e pacifica.

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Barbara Massaro