Arriva il distributore automatico di marijuana
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Arriva il distributore automatico di marijuana

Si trova in Colorado, il primo stato americano ad aver legalizzato la marijuana a scopi ricreativi

Marijuana come fosse caffè, patatine, snack, bibite o bottigliette d'acqua. Quello appena "presentato" in Colorado, negli Stati Uniti, è il primo distributore automatico di prodotti a base di cannabis. Del resto è questo il primo stato americano che dal 1° gennaio 2014 ha autorizzato l'uso della cannabis in modo legale a scopi non esclusivamente terapeutici, dunque anche ricreativi. La nuova "macchinetta" ha destato la curiosità non solo degli abitanti del posto, ma ha finito per attirare l'attenzione della Rete proprio per la novità che rappresenta.

Il funzionamento è pressocché identico a quello di un qualsiasi distributore, di quelli che si vedono nelle stazioni ferroviare o metropolitane, così come in molti corridoi di uffici pubblici o privati. Requisiti indispensabili, però, (almeno per ora) sono una ricetta medica per uso di cannabis a scopi terapeutici e l'età del potenziale consumatore, che viene richiesta tramite un documento di identità e verificata poi da lettori dei dati biometrici che sono inseriti nell'apparecchio.

La macchina dispensatrice, realizzata dalla società americana Green, si chiama Zazz. Per il suo debutto è stato scelto di collocarla inizialmente solo nei dispensari farmaceutici, dunque in luoghi destinati alla distribuzione di medicinali ad uso comune e di pronto soccorso, già confezionati. Insomma, al momento Zazz si troverà solo in strutture dove comunque esiste del personale specializzato che ne può verificare il corretto funzionamento e accesso.

Successivamente, però, si pensa di realizzarne altri modelli in grado di riconoscere le ricette mediche o tessere sanitarie, in modo da collocare i distributori anche in altri luoghi. "I prodotti andranno direttamente dal laboratorio alla macchina - ha spiegato Greg Honani, che ha "collaudato" Zazz nel suo Herbal Elements Medical Marijuana Dispensary di Avon, in Colorado - Non ci sarà quindi la possibilità di furti da parte di pazienti o impiegati, o perdita della tracciabilità per l'inventario". Secondo la radio pubbica Npr , dunque, si tratta non tanto di un modo per approvvigionarsi di marijuana in modo illimitato, bensì di ricevere le giuste quantità, a scopo terapeutico, evitando proprio furti o errori di sovradosaggio.  

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Eleonora Lorusso