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È "post-truth" la parola dell'anno secondo Oxford Dictionaries

Un neologismo che "definisce i nostri tempi". La diceria senza legame con la realtà che si è affermata con Brexit e Trump

È post verità, in inglese post-truth, il neologismo dell'anno secondo gli esperti di Oxford Dictionaries.

L'aggettivo denota la tendenza in voga nell'opinione pubblica di creare un'idea su un fatto d'attualità non costruita su eventi obiettivi o grazie a una conoscenza acquisita quanto piuttosto frutto delle dicerie che girano in Rete dei post-bufala dei social network e degli appelli emotivi lanciati da questa o quella voce.

Un esempio del potere della post-truth si è avuto, per esempio, in occasione della Brexit, quando gli inglesi, solo dopo aver votato l'uscita dell'UE si sono informati su cosa fosse l'Unione Europea.

Si tratta di un'espressione che, secondo il comitato di esperti, ha segnato profondamente la scena politica internazionale durante il 2016 tanto in Inghilterra quanto in America con l'elezione di Donald Trump. In Inghilterra, rispetto al 2015, l'uso dell'aggettivo "post truth" è cresciuto del 2000% nel corso del 2016

L'annuncio della scelta di post-truth come neonato neologismo inglese è stata riportata dalla Bbc: l'aggettivo ha prevalso in una short list finale che comprendeva anche termini come Brexiteer (sostenitore della Brexit) e alt-right, abbreviazione di alternative right: gruppo ideologico che condivide istanze reazionarie, caratterizzate dal rigetto della politica mainstream e dalla diffusione in Rete di contenuti controversi, terorie cospirazionali, palesemente inventate.

Casper Grathwohl, fra i curatori dei dizionari editi a Oxford ha definito post-truth una "Di una di quelle parole che definiscono il nostro tempo"

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Barbara Massaro