Dalla Germania arriva il terzo sesso
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Dalla Germania arriva il terzo sesso

Da novembre non sarà più obbligatorio specificare sul certificato di nascita se si tratta di maschio o femmina

Femmina, maschio o "x". Per la prima volta in Europa arriva una legge che permetta, all'atto di nascita di un bambino, di scegliere di non specificare il "genere" di appartenenza. La normativa entrerà in vigore il primo di novembre in Germania e potrebbe rappresentare una rivoluzione sociale dall'impatto inatteso.

La definizione di "x" è detta "intersessuale" e permette al neonato, una volta adulto, di riconoscersi nel genere sessuale che meglio lo rappresenta a prescindere da quello dato da madre natura.

Solo in Australia esiste una legge simile e con la nuova norma il legislatore tedesco ha reagito a una sentenza della Corte costituzionale che ha riconosciuto come espressione dei diritti della personalità la distinzione fra il sesso "percepito e vissuto". A sollevare le implicazioni sociali della legge passata fino ad ora in sordina è stata la "Rivista per il diritto di Famiglia" (FamRZ) che sottolinea come a livello burocratico la mancanza di un sesso definito potrebbe creare problemi con i documenti di identità, i passaporti, o comunemente con la scelta del bagno pubblico nel quale entrare.

Di certo, però, si tratta di un passo avanti nel senso del diritto dell'auto-definizione del sè. I giuristi parlano di una nuova figura, "uno status specifico": non dicono "terzo genere" ma di fatto di questo si tratta. Resta da vedere quanti genitori sceglieranno il fiocco a tinta neutra all'arrivo di un nuovo piccolo individuo da crescere e da istruire nel mondo.

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Barbara Pepi