Dagli Usa arriva la #tidepodschallenge
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Cos'è la Tide Pods Challenge

La nuova pericolosa sfida arriva dagli Usa e ha già mandato in ospedale 37 ragazzini

Insieme a "Non mettere le dita nella presa elettrica", "Non asciugarti i capelli mentre sei nella vasca da bagno" e "Non lasciare il gas aperto" insegnare che "Non si mangiano i detersivi" è tra le prime cose che ogni genitore spiega al proprio figlio.

La #TidePods challenge

Quindi quando si legge che negli Stati Uniti esiste una nuova folle catena tra gli adolescenti che si sfidano a colpi di coraggio ingoiando capsule per la lavatrice la prima reazione è "Mio figlio non lo farebbe mai".

Eppure già 37 adolescenti nei primi 20 giorni dell'anno sono finiti all'ospedale con gravi sintomi da intossicazione da detersivo e c'è da scommettere che anche i loro genitori, ai tempi, gli avranno spiegato le conseguenze dell'avvelenamento. Questa nuova moda ha un nome: si chiama Tide Pods dal marchio di un brand Usa di detersivi in capsula per lavatrice.

Come funziona la challenge

Funziona più o meno così: il genio di turno si mette davanti allo specchio armato di smartphone e si filma mentre stringe la capsula tra i denti per farne uscire il liquido e ingerirlo con una generosa sorsata d'acqua. Prima di finire al pronto soccorso il giovane (o la giovane, perché per la stupidità vige la parità di genere) posta tutto su Twitter, Instagram o Youtube regalando "l'eroica impresa" alla memoria della Rete.

In America è scattato l'allarme e giornale e tv parlano con apprensione del fenomeno virale e delle sue conseguenze per la salute pubblica.

La reazione di Tide e dei consumatori

L'azienda produttrice delle capsule ha dovuto pubblicare un breve video su Twitter nel quale puntualizza che il solo e unico scopo del detersivo è quello di lavare i panni e che le conseguenze dell'ingestione potrebbero essere: vomito, difficoltà respiratorie e perdita di coscienza, con i sintomi più gravi per le persone che hanno delle malattie precedenti.


Alcune associazioni di consumatori hanno chiesto alla Tide perfino di cambiare il packaging della capsula scegliendo colori e forme meno "appetibili".

Basterà un cambio di look al prodotto per interrompere la catena?

Al momento chi ha risposto meglio all'emergenza è stato Instagram che ha scelto di rimuovere i 104.000 contenuti che portavano come hashtag#tidepods.

Visto che lo scopo del gioco è proprio quello di conquistare like e follower la strada scelta da Instagram potrebbe essere più efficace per non dare visibilità al fenomeno.

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Barbara Massaro