Barbie addio, negli Usa è boom per la bambola col diabete
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Barbie addio, negli Usa è boom per la bambola col diabete

E' una bambola prodotta su petizione di una ragazzina ammalata e ha un kit per misurare il diabete. Negli Usa sta andando a ruba

Per la Barbie sono tempi duri: nel mirino delle associazioni che si battono contro l'anoressia e il modello (troppo magro e irreale) della nota bambola della Mattel, si è ora aggiunta la concorrenza. Da qualche tempo negli scaffali nei negozi americani spopola una nuova bambola, che sta veicolando tutt'altro messaggio: si tratta di una bambola dotata di un kit per misurare il diabete.

A giudicare da come è andata a ruba, alle bambine sembra essere davvero piaciuta questa bambola che ha tanto di pastiglie, per tenere sotto controllo la malattia, una carta d'identità e tutto ciò che occorre in una borsetta color fucsia dalla quale non si separa mai: il kit per misurare i livelli di zucchero nel sangue ed eventualmente la siringa per iniettare l'insulina.

Ecco il kit in dotazione alla bambola facebook.com/diabeticamericangirl/

A produrre il nuovo modello di giocattolo è l'azienda American Girl, che l'ha realizzata dopo che una ragazzina di 13 anni che soffre proprio di diabete, Anja Busse, ha organizzato una petizione perché ne fosse prodotto un esemplare, in grado di insegnare alle più piccole che non solo esistono bambine che sono ammalate di diabete, come Anja, ma che è possibile (e necessario) curarsi.

La ragazza ha raccolto 7.000 firme, convincendo l'American Girl a mettere in produzione la bambola, al costo di 24 dollari, poi andata a ruba, e alla quale è legato un hashtag #dollswithdiabetes. Non è la prima volta che l'azienda si dimostra sensibile nei confronti di realtà particolari: in passato ha già proposto modelli di bambole con il colore della pelle differente o dotate di stampelle, cani guida, apparecchi acustici o malate di cancro (e curate con chemioterapia) o di alopecia, dunque calve.

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Eleonora Lorusso