Bambola con i genitali? In America dicono no
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Bambola con i genitali? In America dicono no

Feroce polemica in Usa per la messa in vendita di un bambolotto con gli attributi

Bambolotto con i genitali? Vade retro! L'endorsement genitoriale al mondo dei giocattoli è venuto meno in America.

La pietra dello scandalo che oltre oceano ha fatto pronunciare più di un "Oh my God" è una bambola dell'azienda "You & Me" che viene venduta in versione maschile e femminile con gli attributi al posto giusto ed è chiamata Diaper boy doll e Diaper girl doll.

Secondo alcuni puritanissimi genitori a stelle e strisce la presenza dei genitali sulla bambola turberebbe la crescita dei bambini e quindi hanno chiesto la rimozione del "peccaminoso" attributo dal giocattolo definendolo "inutile".

La polemica è feroce e tra social network, forum e trasmissioni tv è tutto un parlare del sì o del no alla presenza del più naturale tra gli organi. Come se l'assenza della sua rappresentazione plastica potesse rappresentare un'angelizzazione del giocattolo infantile (e quindi del bambino stesso) e una negazione dell'ovvio, ovvero che i maschi e le femmine sono anatomicamente diversi e che la diversità parte anche da lì.

La prima bambola con i genitali risale al 1930 e pedagogisti e psicologi sono concordi nel sostenere che utilizzare simili giochi possa essere educativo e che aiuti i bambini a collocare le cose al giusto posto nel mondo a partire proprio dalla differenza tra il lui e la lei. A quanto pare, però, non tutti la pensano così ed esiste ancora qualcuno pronto a gridare allo scandalo anche per un bambolotto di plastica. 

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Barbara Pepi