L'ha detto il telegiornale
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L'ha detto il telegiornale

Riflessi condizionati e cortocircuiti delle finestre informative in televisione

A volte, guardando i telegiornali, si è colti da una strana sensazione. Un po' come quando ci si sente osservati per strada. La sensazione che stia succedendo qualcosa che “non torna”. Come se fosse passato dalla messa in onda un messaggio subliminale, un concetto irreale. Ciononostante, si fa fatica a ripensare a cosa si è visto ed il flusso delle immagini ti porta via senza lasciare il tempo di fermarsi su uno strano dettaglio. Ho voluto provare a fissare questi momenti che vorrei sintetizzare con alcune semplici domande.
Perché prima della fine di alcuni Tg danno la linea alla pubblicità dicendo ci vediamo tra poco per le ultime notizie e quando si torna dalla pubblicità ti dicono SEMPRE che non ci sono nuove notizie?
Perché quando ci sono dimostrazioni in medio oriente si vede SEMPRE un gruppetto di esagitati che brucia la bandiera statunitense? Ci sono così tanti negozi di bandiere statunitensi in medio oriente? I giornalisti non se le portano dietro vero?
E' un caso che al TgUno dicano SEMPRE grazie alla fine dei collegamenti con Grazia Graziadei, esibendosi in uno scioglilingua che suona più o meno grazieagraziagraziadei?
Perché se l'indice di borsa scende la definizione è SEMPRE “bruciati X miliardi di euro”? Dove fanno questi falò?

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Angelo Ferrari

Autore di programmi come Scherzi a Parte,  Isola dei Famosi, S.O.S.  Tata e X Factor,  Angelo Ferrari racconta per Panorama.it in esclusiva i retroscena del mondo della scatola nera: gossip, informazioni,  indiscrezioni. Alcune vere, altre verosimili, qualcuna assolutamente  falsa.

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