L'arte del profumo sbarca al Pitti Fragranze di Firenze
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L'arte del profumo sbarca al Pitti Fragranze di Firenze

Le preziosissime boccette sono frutto di una sapiente (e antica) arte di unione tra fragranze diverse e i maestri dell'olfatto sono autentici artisti

Il profumo è venduto come un freddo prodotto di lusso. Quasi nessuno si rende conto che la terra è una straordinaria immensa fabbrica di odori ipnotici, affascinanti, bellissimi, che diventano gli ingredienti delle fragranze e che in quelle bottiglie ci sono la vita e il lavoro di persone di ogni razza e cultura, in tutti gli angoli del nostro pianeta”.” Parola di Chandler Burr, giornalista e scrittore, che ha ideato l'installazione “Every bottle of perfume contains a world”, per la fiera Pitti Fragranze alla Stazione Leopolda di Firenze dal 14 al 16 settembre (apertura al pubblico sabato 15 settembre).

Burr, autore di libri sul mondo della profumeria e ora curatore del Dipartimento di arte olfattiva al Museum of Arts and Design di New York è convinto che i profumi non siano cosmetici, ma innanzi tutto opere d'arte, da sperimentare in ogni modo. Sua è anche l'idea delle Scent Dinners, in cui gli chef cucinano piatti ispirati a grandi fragranze. Le prossime sono a Firenze, il 15 settembre, a Roma il 18 e a Venezia il 20.

“Uno dei motivi per cui le persone non vedono la profumeria come arte” spiega “è che non conoscono gli artisti che lavorano con questo medium. La gente ancora non sa chi sono i Paul Klee, i Rembrandt e i Mies van der Rohe del profumo. Lo scopo della mia conferenza sul grande profumiere Jean Claude Ellena, è far conoscere un genio olfattivo.” Ellena ha creato, tra gli altri, Eau Parfumée au Thé Vert per Bulgari, la serie Les Jardins per Hermés, Voyage d'Hermés e First per Van Cleef &Arpels. La conferenza sulla sua vita è sabato 15 alle 12.

Burr non è l'unico a pensare che in una bottiglia ci possa stare un mondo. La scrittrice, giornalista e blogger Denyse Beaulieu presenta a Pitti Fragranze Seville à l'aube, una fragranza che racconta la sua notte d'amore tra gli aranci fioriti, nella città di Siviglia, invasa dall'incenso della processione del Venerdì Santo. “Per caso” spiega Beulieu “chiacchierando di viaggi con il profumiere Bertrand Duchafour, ne ho parlato e, insieme, abbiamo creato la fragranza, che L'Artisan Parfumeur ha deciso di mettere in commercio.” Su questa esperienza Beaulieu ha scritto il libro “The perfume lover” (HarperCollins), non ancora tradotto in Italia.

Questo genere di profumi nasce da una vicenda personale, ma l'emozione che contengono può essere vissuta da chiunque. “Candour” racconta Sebastian Fischenich, fondatore del marchio Humiecki & Graef “rappresenta il momento in cui mia madre ha rivisto, dopo più di quarant'anni, il grande amore della sua giovinezza, che aveva lasciato per emigrare dalla Polonia alla Germania. Ha provato come un senso di attesa, perché qualcosa di bello era rimasto in sospeso e in quel un momento in cui poteva succedere qualsiasi cosa.” Come tutti i profumi del marchio, Candur non è maschile o femminile: l'emozione è la stessa per lui o per lei.

L'olfatto, il più primitivo e immediato dei sensi, è perfetto per mettere in comunicazione mondi diversi. “I miei profumi” spiega l'avvocatessa Neela Vermeire, indiana di nascita ma parigina d'adozione “raccontano tre volti dell'India ai miei amici occidentali”. Trayee, a base d'incenso, è la tradizione mistica dei Veda, Mohur, alla rosa, rappresenta il periodo coloniale, mentre Bombay Bling è dedicato al mondo coloratissimo dei film di Bollwood. “Così” spiega Vermeire “ciascuno può farsi un giro nella propria India”.

Le quattro fragranze della S4P sono state create a sostegno del progetto Science for Peace della Fondazione Umberto Veronesi e sono ispirate a quattro venti, di quattro luoghi da esplorare: Sharky è il Marocco, Skiron la Grecia, Laawan l'Arabia e Aurisse le coste della Francia.
Un viaggio si può fare anche solo nei sogni, o in un fumetto come La ballata del mare salato di Hugo Pratt, dove il protagonista è l'Oceano Pacifico. A Pandora, giovane eroina della ballata, è dedicata la fragranza Bijoux Romantique di L'Etat Libre d'Orange.

Ma l'idea che il profumo sia un'opera d'arte e un mondo da esplorare non è solo dei creatori dei marchi di nicchia presenti a Pitti Fragranze.
“Miuccia Prada” dice Chandler Burr “è stata la la prima a comprendere a fondo questa forma d'arte. È noto che è una mecenate delle arti, ma pochi sanno che sostiene anche gli artisti olfattivi. Le opere che ha commissionato e continua a commissionare in questo campo sono molto importanti. Al Museum of Arts and Design sono felice di esporre Prada Amber, un'opera del 2004, commissionata a tre artisti di grande talento: Carlos Benaïm, Clément Gavarry, e Max Gavarry e spero che prima o poi la Fondazione Prada metterà in mostra anche opere d'arte olfattiva.

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Elena Porcelli