L’altra Crociera
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L’altra Crociera

C’è una nave pronta a salpare verso ogni desiderio: viaggi alle Bahamas con gruppi heavy metal, safari fotografici tra gli orsi polari, pedalate in bicicletta con Cipollini, fino ai voli supersonici sui caccia russi. Così cambia il turismo in mare, che cerca di battere la crisi con l’avventura

È pronto a salpare da Miami il barcone per l’inferno diretto alle Bahamas. Niente paura, nessun rischio, questa volta Francesco Schettino non c’entra. Si tratta invece di Barge to hell, una crociera a tutto volume, targata Royal Caribbean, sui mari dei Caraibi, dove per una settimana 2.500 scalmanati metallari si delizieranno a suon di spintoni e note graffianti. Se cercate emozioni ancora più forti, la Crystal Cruise organizza una tappa lussuosa quanto spericolata a San Pietroburgo: oltre alla visita all’Hermitage è previsto un giro a bordo di un caccia bombardiere Mig. E ancora più a nord, nella regione artica, le navi SilverSea sbarcano i passeggeri per safari fotografici alla ricerca degli orsi polari.

Crociere estreme, d’avventura e non, per tutti i portafogli, che testimoniano il cambio di rotta delle vacanze galleggianti. Certo, gli armatori continuano a offrire la crociera classica per famiglie, Mediterraneo o Mar Rosso, sette giorni di dolce far niente, cullati dalle onde. Ma l’industria turistica dei mari oggi prova a confezionare prodotti sempre più su misura. E non esclusivamente per la fascia del lusso. La Msc, per esempio, ha in cantiere una crociera rock, una per ciclisti (ogni scalo è una tappa per pedalare con Mario Cipollini), per amanti del running e per pokeristi; e intanto ne propone altre dedicate ai tifosi del Milan e a quelli del Napoli.

La Royal Caribbean, che ha appena siglato un accordo con l’Inter, è pronta a varare la crociera del tango. La Costa Crociere invece dedica ai più giovani weekend lunghi con tappa a Ibiza e per i senior un giro del mondo in 100 giorni. E non mancano le offerte di crociere per i single.

Negli ultimi anni il settore si è sviluppato in un mercato cosiddetto di massa impiegando navi di grandi dimensioni. Ora quel trend attraversa una fase di secca. In Italia nel 2012 sono state ordinate solo 7 navi (nel 2007 erano 16 le commesse) e il calo di passeggeri viaggia quest’anno intorno al 4,2 per cento. Nessun dramma, per carità: l’effetto Concordia, secondo gli operatori può dirsi svanito. La Penisola resta il primo Paese in Europa per giro d’affari, con 4,5 miliardi di euro, per addetti, 100 mila, e quasi 2 milioni di crocieristi imbarcati dai nostri porti. Per continuare a crescere ed evitare di
incagliarsi in una guerra al ribasso, largo quindi alla fantasia, partnership e prodotti mirati.

«Il nostro mondo è sempre stato molto dinamico rispetto ai mutamenti di mercato» spiega Leonardo Massa, country manager mercato Italia della Msc, "abbiamo ampliato la platea dei crocieristi, facendo interessare all’offerta anche chi non è mai stato attratto da questo tipo di vacanza". Una variazione sul tema arriva dalla Norwegian Cruise, che per alcune sue navi ha allestito le cene dentro un circo e Icebar in stile newyorkese.

"Le crociere sono uno dei pochi segmenti turistici che negli ultimi anni hanno ampliato il profilo dei potenziali clienti" spiega Andrea Tavella, direttore commerciale e marketing Italia della Costa Crociere. "Oggi sulle nostre 14 navi offriamo intrattenimenti per ogni età e itinerari per tutti i gusti: nel 2013 anche tre crociere di oltre 100 giorni per visitare il mondo. Un viaggio di 122 giorni lungo il Tropico del Capricorno che tocca Sud America, Oceania e Africa. Da primavera tornano le minivacanze nel Mediterraneo: adatte a chi vuole staccare per un lungo weekend, soluzione che strizza l’occhio ai più giovani".

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