Justin Bieber fuma marijuana sul jet privato

Rischiano di non fare più notizia le bravate di Justin Bieber. La pop star pare non essere mai sazia e il desiderio di inanellare guai su guai lo sta spingendo fino a limiti che rischiano di sfociare nel grottesco. L'idolo delle ragazzine, infatti, dopo la serie interminabile di bravate, dal lancio di uova ai vicini, all'arresto per corse clandestine e percosse ad un vigile, ha rischiato di finire di nuovo in manette nel New Jersey.

Sul volo privato che conduceva lui e altre undici persone dal Canada al MetLife Stadium di East Rutherford dove dove si sarebbe svolto il SuperBowl Justin si è messo a bere e fumare marijuana in compagnia del ritrovato padre che, dopo essere sparito per anni, si è fatto vivo proprio nel momento nel quale il figlio è diventato famoso (e riccco).

I due Bieber, nonostante i richiami dell'assistente di bordo, hanno continuato a ridere e fumare sguaiatamente costringendo l'hostess a rinchiudersi nella cabina di pilotaggio per sfuggire alle offese di Justin e suo padre. Anche gli altri passeggeri erano in vistoso imbarazzo e preoccupati dei controlli antidroga all'arrivo. Una volta atterrati i due degni parenti sono stati perquisiti e hanno ammesso di aver bevuto e fumato. Il tutto a meno di un mese dal processo che vedrà la pop star sul banco degli imputati per la folle corse a Miami.

La NBC News ha citato un testimone che avrebbe raccontato: "Il capitano ha chiesto più volte ai passeggeri di non fumare marijuana e di non infastidire l’assistente di volo. Alla fine ha impedito all’hostess di tornare in corsia, proteggendola nella cabina di pilotaggio. I passeggeri, inclusi Bieber e suo padre Jeremy, sono stati molto offensivi nei suoi confronti e lei non vuole più lavorare quando ci sono loro presenti".

Se continua così il giovane Bieber passerà alla storia non per le sue canzoni d'amore, ma per le sue bravate da ragazzino viziato.