Iran, la siccità è colpa delle donne senza velo
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Iran, la siccità è colpa delle donne senza velo

Parola di un capo religioso iraniano

Non c'è pace per le donne iraniane. Dopo le 8 modelle arrestate, per aver postato in rete dei selfie senza il velo, ora anche un noto imam iraniano se la prende con le donne troppo "emancipate", quelle "colpevoli" di vestire in modo europeo. Secondo Seyyed Youssef Tabatabi-nejad, religioso sciita molto seguito nel suo Paese, la colpa della siccità ad Isfahan è delle donne e in particolare di quelle che non portano più il velo e si vestono "come se fossero in Europa".

Durante la preghiera del venerdì il capo religioso iraniano ha accusato esplicitamente le ragazze del fatto che il fiume Zayandeh-rud si sia prosciugato. "Il mio ufficio ha ricevuto foto di donne accanto al letto asciutto dello Zayandeh-rud vestite come fossero in Europa - ha tuonato l'imam - Sono questo genere di cose a prosciugare ulteriormente il fiume" ha concluso.

Altro che cambiamenti climatici e scarsità di piogge: a contribuire all'aridità del fiume non sarebbe altro che il modo di vestire considerato "immorale" di molte donne iraniane. Per arginare il fenomeno (e chissà, magari anche invocare la pioggia) il religioso ha anche esortato il governo ad intervenire: occorre mettere sotto accusa e processare tutti quei social network che - ha concluso - incoraggiamo le donne iraniane a quelli che l'imam ha definito "vizio" e "indecenza".

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Eleonora Lorusso