In vacanza? Sì, ma da volontario!
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In vacanza? Sì, ma da volontario!

Campi di lavoro, raccolta di frutta, strutture per bambini: ecco chi ha scelto di divertirsi aiutando gli altri

Paolo ha scelto di partire dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, alla vigilia delle vacanze, dopo otto anni di fidanzamento. Francesco, invece, ci pensava da tempo, ma finora non aveva mai trovato il coraggio. Per Laura è stato il coronamento di un sogno: viaggiare (gratis) aiutando gli altri.

Le vacanze estive non sono per tutti sinonimo di spiagge assolate, località trendy o viaggi avventurosi. Esiste un esercito silenzioso fatto di uomini e donne, quasi tutti giovani sotto i 40 anni che, senza troppo clamore o sacrificio, ha scelto di mettere il proprio tempo libero durante l’estate a disposizione di chi a bisogno. Come volontario.

Sono migliaia, anche questa estate, i ragazzi che alle tranquille ferie tradizionali hanno preferito partire alla volta di comunità di recupero, campi di lavoro confiscati alla mafia, centri per l’infanzia nei Paesi in via di Sviluppo per dedicarsi a progetti di volontariato. Vacanze alternative che hanno un vantaggio, oltre all’ovvia utilità sociale: permettono di viaggiare in ogni parte del mondo, come un turista, ma senza spendere un euro, e rendendosi utili partecipando alla realizzazione di progetti concreti.

Le organizzazione no-profit a cui rivolgersi per prendere parte a questo tipo di “vacanza alternativa” sono moltissime. E si va dal periodo di pochi giorni prestando servizio come volontario in una comunità di recupero dalle tossicodipendenze in un casolare di campagna del Centro Italia, al progetto più ambizioso di prendere parte alla costruzione di un asilo nido in Africa.

Ma, ovviamente, prima di partire è consigliabile informarsi dettagliatamente su ogni aspetto del viaggio, sulla competenza e serietà dell’ente a cui ci si rivolge e sulle condizioni economiche richieste per partecipare a uno dei programmi di vacanza solidale, per evitare sgradite sorprese.

Projects Aboard, ad esempio, favorisce esperienze di volontariato e di stage all’estero a tutte le persone che desiderano mettere a disposizione le proprie competenze e realizzare esperienze umane di qualità. Mentre Gap Year è un’associazione onlus che incentiva il volontariato internazionale e la partecipazione attiva a progetti di cooperazione allo sviluppo in tutto il mondo, dall’Africa all’Asia.

Su www.tuttogratis.it , invece, è possibile trovare gli annunci aggiornati in tempo reale sulle richieste per volontari in ogni parte d’Italia e del globo, dagli enti ambientalisti come il Wwf ai volontari nei campi estivi che ospitano disabili o persone in cura dalle tossicodipendenze.

E poi ci sono gli enti preposti al servizio di volontariato per la prima infanzia. Come la Fondazione Aiutare i Bambini, che offre la possibilità di trascorrere le proprie vacanze in comunità protette nelle città di Castel Volturno, Napoli e Catania per svolgere attività di volontariato con i più piccoli nei campi estivi.

Per chi, invece, amasse particolarmente la montagna e il lavoro a diretto contatto con la terra, esiste un altro tipo di volontariato: quello nei campi, gomito a gomito con pastori e contadini. Che necessitano di aiuto nei mesi estivi. Ogni anno, ad esempio, la città di Bolzano richiama più di mille persone affascinate dall’idea di trascorrere le giornate fra mucche e alberi di mele. All’aspirante contadino viene quindi chiesto di iscriversi all’Associazione Volontariato in Montagna, la quale stipula anche un’assicurazione contro gli infortuni. Ma non tutti sono idonei: il criterio più importante per essere scelto è la convinzione e la tenacia. Del resto, la giornata da novello uomo di montagna non è facile: sveglia all’alba per mungere le mucche, lavoro nei campi e con il fieno, e la sera a letto presto dopo aver preparato una ricca cena per tutti.

Matthias, 20 anni, affida la sua testimonianza al sito www.alto-adige.com : “Avevo l’occasione di vedere uno stile di vita che in città non si conosce. Mi è piaciuto tutto. Soprattutto il dare e il prendere, la sincerità e l’autoctonia dei contadini di montagna. Col volontariato si può solamente vincere.”

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Arianna Giunti